Libertà e proprietà sul grande schermo
a cura di Sandro Scoppa
n. 1/2025 – Via col vento: il capitalismo in criolina
Cosa può insegnarci il cinema sulla libertà?
Molto, se guardiamo con occhi nuovi un classico come Via col vento. Il film del 1939, diretto da Victor Fleming e tratto dal romanzo di Margaret Mitchell, è più di una storia d’amore e guerra: è una celebrazione della forza individuale, dell’iniziativa personale e della libertà economica.
Rossella O’Hara è il simbolo dell’individuo che non si arrende. In un mondo sconvolto dalla guerra civile americana, sceglie di non subire il destino ma di affrontarlo. “Dopotutto, domani è un altro giorno!”, esclama. E quella frase è molto più di speranza: è un inno all’autodeterminazione.
In mezzo alle macerie, Rossella non attende salvezze dall’alto. Lavora, rischia, inventa. Decide di gestire una segheria e di intraprendere nuovi affari, mostrando che anche nei momenti peggiori il mercato offre possibilità a chi ha coraggio e idee. Il suo spirito imprenditoriale è la risposta concreta alla crisi. Non c’è assistenzialismo che tenga, né nostalgia che valga: c’è solo la scelta di agire.
Accanto a lei, Rhett Butler incarna la lucidità del libero mercato. Quando afferma: “Farò una fortuna dalle rovine della guerra. Chiunque può fare soldi durante un boom, ma farli quando il sangue scorre… quello richiede cervello”, mette in luce una verità spesso ignorata: anche nelle difficoltà, chi agisce con intelligenza trova opportunità. Il rischio non è un male da evitare, ma una sfida da affrontare. È così che si crea prosperità.
Ma non c’è solo il mercato. C’è anche la proprietà. Tara, la piantagione di famiglia, non è solo un terreno: è radice, rifugio, identità. Quando Rossella grida “Dio mi è testimone, non soffrirò mai più la fame!”, difende la sua libertà attraverso la terra, i beni, la casa. Non vuole dipendere da nessuno, né essere in balia degli eventi. Vuole un punto fermo, qualcosa che le appartenga e che nessuno possa portarle via.
Nel pensiero liberale, la proprietà privata non è privilegio, ma fondamento della libertà. Lo ha spiegato Friedrich A. von Hayek: “Il sistema di proprietà privata è la garanzia più importante di libertà, non solo per chi possiede, ma anche per chi non possiede”. Perché dove c’è autonomia economica, c’è anche spazio per vivere senza padroni. E senza padroni significa senza arbitrii, senza pianificatori, senza tutori pubblici.
Via col vento è tutto questo: impresa, coraggio, indipendenza. Dietro la crinolina, il capitalismo. Dietro la guerra, la ricostruzione. Rossella non chiede, fa. Non si lamenta, agisce. Ed è per questo che, ancora oggi, ci ricorda una verità potente: la libertà non si eredita, si conquista. E si difende, ogni giorno. Perché solo chi è libero può davvero amare, scegliere, creare. E vivere, non sopravvivere.
Aggiornato il 31 luglio 2025 alle ore 11:17