Hamilton vuole cambiare la Ferrari

(Prima che la Ferrari cambi Hamilton)

Sir Lewis Hamilton non vuole fare la fine dei suoi colleghi iridati. Fernando Alonso, Sebastian Vettel, ex campioni del mondo che con la Ferrari non sono riusciti a vincere il titolo di Formula 1. E l’inglese non vuole assolutamente fare la “loro fine”. Ecco perché ha consegnato a Maranello un documento dettagliato dove ha scritto le cose che vanno e soprattutto quelle che non vanno nella scuderia italiana. Un memorandum di uno che, di Formula 1, qualcosa ne capisce. “Ho mandato dei documenti che ho redatto nel corso della stagione”, ha fatto sapere Hamilton una volta arrivato in Belgio, per il Gran premio di Spa che si terrà questo weekend. “Dopo le prime gare, ho preparato un documento a riguardo e l’ho mandato al team. Durante questa pausa ne ho mandati altri due. Alcuni parlano di modifiche strutturali che dobbiamo fare come team per essere migliori di come siamo oggi, e tutte le aree che vogliamo migliorare. Un altro era focalizzato sulla monoposto, i problemi attuali che abbiamo sulla SF-25”, ha spiegato Lewis nel paddock belga.

“Alcune cose parlano anche delle cose da mettere sulla macchina del prossimo anno, delle cose che devono cambiare nel 2026. Abbiamo provato la macchina 2026 per la prima volta, abbiamo a lavorare su quella e 30 ingegneri sono entrati nella sala dopo il test. Ho parlato con tutti loro. Stiamo spingendo molto”. E ancora: “Il motivo è che vedo un enorme potenziale in questa squadra, la passione, niente è paragonabile a questo, è un’organizzazione enorme e ci sono molte parti in movimento e non tutte funzionano al massimo delle loro potenzialità, Questo è il motivo per cui, in definitiva, il team non ha ottenuto il successo che secondo me merita, quindi ritengo che sia mio compito mettere in discussione ogni singolo aspetto, sfidare tutti i membri del team, in particolare i vertici che prendono le decisioni”.

Guardando agli ultimi 20 anni di Ferrari, Hamilton individua un problema di fondo: “Se si guarda alla squadra negli ultimi 20 anni, ha avuto piloti straordinari, come Kimi Raikkonen, Fernando e Sebastian, tutti campioni del mondo, ma non hanno vinto il campionato mondiale e, per quanto mi riguarda, mi rifiuto di accettare che questo sia il mio destino, quindi mi sto impegnando al massimo”. E rispetto al suo team odierno, aggiunge: “Ovviamente sono molto fortunato ad aver avuto esperienze in altri due grandi team e, anche se le cose saranno sicuramente diverse perché c’è una cultura diversa e tutto il resto, penso che a volte, se si segue sempre la stessa strada, si ottengono gli stessi risultati, quindi sto solo mettendo in discussione alcune cose, loro sono stati incredibilmente reattivi, stiamo migliorando in tanti settori attraverso il marketing, attraverso tutto ciò che continuiamo a fornire agli sponsor, il modo in cui gli ingegneri continuano a lavorare, c’è molto lavoro da fare e molti miglioramenti da apportare, ma sono molto reattivi e immagino che alla fine stiano solo cercando di creare, ricreare alleati all’interno dell’organizzazione e motivarli, spingerli”.

E infine “credo davvero nel potenziale di questa squadra, credo davvero che possano vincere più campionati mondiali in futuro, hanno già un’eredità straordinaria, ma durante il mio mandato questo è il mio unico obiettivo”. Hamilton, tanta voglia di vincere, così poco tempo per farlo.

Aggiornato il 25 luglio 2025 alle ore 15:51