Roland Garros: vince ancora Alcaraz

Dagli inferi al paradiso. Carlos Alcaraz ha annullato due matchpoint a Jannik Sinner nel terzo set e, con una rimonta da manuale, ha vinto la Finale del Roland Garros. Lo spagnolo, come spesso è accaduto negli ultimi tempi, sembrava spacciato. Ma la forza per rialzarsi e tornare a combattere l’ha trovata proprio nel momento più difficile, e da lì ha mostrato a tutto il mondo che al momento nessuno può battere Carlitos sulla terra rossa. Neanche il migliore degli Jannik. Il campione in carica si è ripreso dall'orlo della sconfitta per superare il numero uno del ranking mondiale per 4-6, 6-7, 6-4, 7-6, 7-6. Per aggiudicarsi il suo quinto titolo del Grande Slam dopo cinque ore e 29’. Il 22enne spagnolo è ora imbattuto in cinque finali del Grande Slam dopo aver interrotto la serie di 20 vittorie consecutive di Sinner nei major. Alcaraz diventa così il secondo giocatore della storia dopo Rafael Nadal a vincere due Roland Garros consecutivi da under 23. Inoltre, entra nel ristrettissimo club dei più giovani a quota cinque titoli Slam: solo Björn Borg e Nadal ci erano riusciti prima.

Per Sinner resta l’amarezza per aver toccato la vittoria con un dito, la prima in una finale al Bois de Boulogne. L’azzurro sperava di fare un tris di slam, reduce dai titoli agli US Open 2024 e agli Australian Open 2025 – bis con l’edizione 2024 – ma si è dovuto piegare alla tecnica e alla confidenza dello spagnolo sulla terra battuta. La sconfitta è la quinta consecutiva contro Alcaraz, che conduce ora 8-5 nei precedenti, dopo averlo battuto anche a Roma, nella prima Finale dal ritorno in campo di Jannik dopo il patteggiamento per le accuse di doping.

Al termine della sfida, il vincitore ha voluto rendere onore al rivale, in uno scontro che si è rivelato uno dei più corretti della storia del tennis: “Sei di un livello straordinario, hai fatto un torneo fantastico, e so quanto ci tenevi a vincerlo. Ma io so che lo vincerai non una ma tante volte”, ha dichiarato Alcaraz. “È un privilegio condividere questo terreno con te – ha aggiunto Alcaraz – sono felice che riusciamo a scrivere la storia di questo torneo. Tu sei un esempio non solo per me, sei una fonte di ispirazione per tutti. In bocca al lupo per le prossime settimane e per i prossimi mesi”. Dall’altra parte, Sinner ha risposto con affetto e lucidità, nonostante la delusione: “La tua è stata un’altra prestazione, un’altra battaglia eccezionale. Faccio i complimenti al tuo team, al lavoro svolto, sono felicissimo per voi, ve lo meritate, complimenti”. Poi, rivolgendosi al pubblico con un sorriso stanco e gli occhi persi nell’orizzonte: “È più facile giocare che parlare in questo momento”, ha ammesso, provato dalla fatica. “Voglio ringraziare il mio team per avermi messo in condizione di giocare una partita del genere – ha detto il numero uno – abbiamo dato il massimo, abbiamo dato tutto”. Parole che raccontano con consapevolezza che la dicotomia Alcaraz-Sinner è già diventata un classico del tennis. E questi non fanno 50 anni in due.

Aggiornato il 09 giugno 2025 alle ore 12:40