Ieri Papa Leone XIV si è recato per la prima volta in Piazza di Spagna, in occasione della tradizionale preghiera alla Vergine Maria nel giorno dell’Immacolata Concezione. Il pontefice ha raggiunto la piazza con la papamobile scoperta, acclamato da circa 30mila fedeli. Ai piedi del monumento marmoreo, alto 27 metri, Robert Francis Prevost depone una corona di rose bianche. La consuetudine di omaggiare la Vergine il giorno solenne dell’Immacolata risale al 1958, quando Giovanni XXIII si recò per la prima volta a pregare nel centro di Roma, affidando le sue intenzioni per la città di Roma e per il mondo. Papa Leone, nel suo primo discorso in piazza di Spagna, ha parlato di un’umanità “provata, talvolta schiacciata”, e chiede che in occasione dell’anno giubilare – che terminerà tra meno di un mese – non manchi l’occasione di “aprire altre porte di case e oasi di pace” oltre alle porte sante. Sempre in riferimento alla grazia giubilare, Leone chiede che “fiorisca la speranza a Roma e in ogni angolo della Terra”.
Per il pontefice è importante l’educazione alla non violenza e l’arte della riconciliazione: in questo tempo scosso da conflitti, dove la violenza non è solo privata, domestica, ma si ritrova in infiniti contesti di guerra, Leone mette al centro della sua preghiera proprio il concetto della riconciliazione. Distendere i rapporti, eliminare le tensioni: è questo il monito del papa. Difronte ai cambiamenti, alle nuove sfide, ci troviamo “impreparati e impotenti”, e questa debolezza ci predispone all’instabilità e alla violenza. In occasione dell’Angelus, Papa Leone riflette sulla libertà che siamo chiamati a usare nei confronti di Dio: il Signore fa grandi doni, che possiamo accettare o rifiutare. Maria ha detto “sì” al dono di Dio e questa accoglienza della volontà divina ha dato al mondo il Salvatore. “Ogni giorno – ha detto il pontefice – il sì della Madre può essere anche il nostro, rinnovato con gratitudine, umiltà e perseveranza”. L’invito del papa è quello a impegnarsi in gesti straordinari, che possono permetterci di far conoscere Gesù, nonché di farlo accogliere e amare.
Aggiornato il 09 dicembre 2025 alle ore 11:59
