
Il rapporto Invalsi 2025 è impietoso. Uno studente su due è impreparato in Italiano e in Matematica. Se da un lato, diminuisce la dispersione scolastica, dall’altro aumenta il numero degli studenti che non acquisisce competenze adeguate. Anche se gli alunni delle scuole italiane si confermano bravi in Inglese e hanno buone competenze digitali. In tutti i cicli scolastici, dalle elementari all’ultimo anno delle superiori, appare arduo riuscire a recuperare i livelli pre-Covid. Al momento del diploma, a 18 anni, praticamente uno studente su due non ha competenze adeguate né in Italiano né in Matematica. La situazione è migliore al Nord, decisamente più grave al Centro-Sud e nelle Isole. In Matematica, infatti, nel Lazio, Campania, Calabria e Sicilia circa il 60 per cento non raggiunge il livello di accettabilità; in Sardegna questa percentuale si alza al 70 per cento. E per quanto riguarda l’Italiano solo nelle due macro-aree settentrionali la comprensione dei testi scritti raggiunge livelli almeno accettabili per oltre la metà degli studenti e delle studentesse (circa il 60-61 per cento), mentre al Centro-Sud meno della metà di allievi raggiunge i traguardi. Secondo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, “dobbiamo ripensare l’insegnamento dell’Italiano, i programmi ed è quello che noi abbiamo fatto e stiamo facendo. È fondamentale tornare ad avere un’attenzione forte verso grammatica, sintassi, riassunti”. Le competenze inadeguate sono conseguenza di un peggioramento che parte dalle elementari ed è via via sempre più evidente.
Il rapporto dell’Istituto guidato da Roberto Ricci, evidenzia infatti come già alla fine delle scuole medie, in Italiano, a fronte di un 62 per cento di allievi che mostrano competenze almeno adeguate nel Centro-Nord, nel Mezzogiorno la percentuale scende in modo rilevante e in particolare in Calabria, Sicilia e Sardegna, meno della metà di coloro che acquisiscono la licenza media accede alle superiori con competenze adeguate. In Matematica, sempre al Sud, nemmeno la metà degli allievi esce dal primo ciclo d’istruzione con competenze adeguate: le hanno solo 4 allievi su 10. In particolare mostrano maggiori difficoltà in Matematica le bambine e le ragazze. “Serve un ripensamento dell’insegnamento della Matematica, che parta dalla realtà per arrivare alla teoria”, ha suggerito il ministro Valditara. In seconda elementare, in Italiano circa il 66 per cento (era il 67 per cento nel 2024, il 69 per cento nel 2023 e il 73 per cento nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su); in Matematica il 67 per cento (era il 67 per cento nel 2024, il 64 per cento nel 2023 e il 71 per cento nel 2022) raggiunge almeno il livello base. In V elementare, in Italiano il 75 per cento (era il 75 per cento nel 2024, il 74 per cento nel 2023 e l’80 per cento nel 2022) raggiunge almeno il livello base. In Matematica il 66 per cento (era il 68 per cento nel 2024, il 63 per cento nel 2023 e il 66 per cento nel 2022) raggiunge almeno il livello base; anche i risultati d’Inglese sono leggermente più bassi o stabili rispetto al 2024.
Aggiornato il 10 luglio 2025 alle ore 11:21