
Sono stati arrestati poco prima delle ore 12.00 gli assassini del brigadiere Legrottaglie, ucciso a margine di un inseguimento dopo una rapina ad un distributore di benzina nel brindisino. Ad eseguire l’arresto gli uomini della Polizia di Stato che hanno scovato i malviventi asserragliati in un casolare di campagna. Sentendosi in trappola ed alla vista dei poliziotti gli stessi hanno aperto il fuoco, pronta la risposta degli uomini dei Falchi che hanno ferito uno dei malviventi prima di arrestarli.
I fatti riscontrati hanno accertato che la pattuglia con a bordo il brigadiere Carlo Legrottaglie si è messa all’inseguimento di una Lancia Ypsilon, i cui occupanti avevano messo a segno una rapina ad un distributore di benzina. L’inseguimento, con alcuni speronamenti, si sarebbe concluso sulla provinciale che collega Francavilla a Grottaglie.
Le auto si sarebbero fermate in una campagna adiacente e li, i tre occupanti, si sarebbero dati alla fuga a piedi. Il brigadiere Legrottaglie, inseguendone uno, è stato attinto da colpi di arma da fuoco. Successivamente gli agenti hanno risposto al fuoco e uno dei tre criminali ha perso la vita nello scontro.
Ed è davvero beffardo e cinico il destino di questo militare, il brigadiere Legrottaglie, sessantenne, era al suo ultimo giorno di servizio e sarebbe andato poi in licenza prima della meritata e sudata pensione. Lascia moglie e due figlie.
La sua storia, agghiacciante e terribile, ripropone fortemente il tema della dedizione e del sacrificio degli uomini del nucleo Radiomobile dei Carabinieri (ma anche di tutte le altre forze dell’ordine) impegnate quotidianamente ad affrontare, sulle strade, una criminalità sempre più spietata. Fa riflettere come la dedizione e la professionalità vada oltre gli orari di servizio e, in questo caso, ad una pensione che era a poche ore dal termine dell’ultimo turno di servizio.
Spesso oggetto di critiche ingiuste, il personale del Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri paga un prezzo pesantissimo, piangendo un carabiniere di grande esperienza, di eccelsa determinazione, di una professionalità assoluta.
Messaggi di cordoglio sono pervenuti dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal ministro della Difesa Guido Crosetto, dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo. Il cordoglio di una nazione intera, perché i Carabinieri sono stati sempre al fianco degli italiani.
Storia triste e tragica, perché Carlo Legrottaglie, brigadiere prossimo al grado di vice maresciallo, avrebbe potuto risparmiarsi, non inseguire quel criminale e, forse, attendere l’arrivo dei rinforzi. Ma così non è andata, perché sei un sottufficiale dell’arma sino all’ultimo istante di servizio. Fa rabbia questa morte, dopo tanti decenni passati sulle gazzelle del Radiomobile, non si può accettarla.
Ma Carlo Legrottaglie, nel suo ultimo turno di servizio, non si è immolato come un eroe ma ha fatto solo il suo dovere, fino in fondo, come sempre.
Anche questa volta, anche a costo della vita.
Aggiornato il 12 giugno 2025 alle ore 16:11