Fazzolari: com’è prevedibile la sinistra

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, è tornato al centro del dibattito politico dopo le accuse rivoltegli da Sigfrido Ranucci, in seguito alle quali le opposizioni hanno intensificato i propri attacchi. Nel commentare la vicenda, Fazzolari ha definito la reazione della sinistra “prevedibile”, paragonandola a quella di “un vecchio cabarettista che ripete da una vita gli stessi sketch, tanto che gli spettatori anticipano divertiti la fine della battuta”.

Ai microfoni del Secolo d’Italia, Ripercorrendo quanto dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, il sottosegretario ha spiegato di aver già previsto il duplice scenario che si sarebbe verificato: se avesse rinunciato ad agire in sede legale, avrebbe implicitamente avvalorato le accuse di Ranucci. Al contrario, qualora avesse scelto di difendersi, sarebbe stato accusato di voler intimidire la stampa. Secondo Fazzolari, il copione si sarebbe ripetuto con puntualità, poiché nel giro di poche ore si sarebbero levate due reazioni speculari: da una parte, esponenti del Partito democratico e del Movimento 5 stelle lo avrebbero accusato di minacciare la libertà di stampa; dall’altra, alcuni commentatori televisivi si sarebbero interrogati sul motivo per cui non avesse ancora presentato querela, se davvero si riteneva vittima di un’ingiustizia.

Fazzolari ha aggiunto che, a suo avviso, la sinistra continua imperterrita a concepire il confronto politico come “uno schema in cui si deve subire senza reagire, con alcuni che ti tengono fermo mentre altri colpiscono liberamente”. Ha ribadito di non aver mai accettato questa logica e di non volerlo fare neppure oggi, annunciando l’intenzione di procedere per vie legali contro quelle che ha definito “menzogne volontariamente diffuse” sul proprio conto.

In un ulteriore intervento, il sottosegretario in quota Fratelli d’Italia ha inoltre espresso solidarietà a Carlo Calenda dopo le parole dell’Ambasciata russa, che aveva accusato il leader di Azione di simpatizzare per il nazismo per il suo inequivocabile sostegno alla causa del Paese invaso. L’esponente di governo ha definito l’attacco “inaccettabile”, sottolineando come, a 36 anni dal crollo del Muro di Berlino, “il dominio sovietico sull’Europa dell’Est non tornerà mai più”. Ha infine ricordato che, a suo giudizio, è “grazie all’eroismo del popolo ucraino” se “il delirio neo-imperialista del regime putiniano è stato fermato sul nascere”.

Aggiornato il 10 novembre 2025 alle ore 10:17