
Francesco Acquaroli è convinto di vincere alle Regionali del 28 e 29 settembre. Per queste ragioni, il governatore uscente delle Marche di Fratelli d’Italia, rispondendo a una domanda sulle accuse del suo sfidante dem Matteo Ricci, argomenta sarcastico: “Lui non sembra sia candidato contro di me. È ossessionato da Giorgia Meloni, come se non stesse facendo una campagna elettorale per le Marche, ma per le elezioni nazionali. Io preferisco stare sui temi del territorio”. Acquaroli lo afferma in un’intervista alla Stampa. Non gli sfugge che le Marche siano diventate l’ago della bilancia di queste Regionali d’autunno. Hanno un peso nazionale. “La pressione si sente”, chiosa Acquaroli. “Se non fosse così sarebbe strano, ma andando in giro vedo iniziative molto partecipate, più di cinque anni fa, quando superammo il 49 per cento”. Il centrosinistra sostiene che il Governo l’ha aiutata elargendo delle mance elettorali. “Non sono mance”, afferma ancora.
“Le risposte del Governo per le Marche ci sono state per tutto il corso della legislatura. Se alcune sono arrivate nel periodo elettorale è solo una coincidenza. I processi per ottenere questi risultati sono iniziati molto tempo prima. E negli ultimi 50 anni, fatta eccezione per il Governo guidato da Silvio Berlusconi, non è stata realizzata nessuna infrastruttura nelle Marche. È stata anche lasciata fallire Banca Marche, che era un motore importante del territorio. Noi abbiamo – conclude il governatore uscente delle Marche – aperto 1.300 cantieri, lavorato su progetti per il porto, l’aeroporto, e approvato misure contro le calamità. Non c’è solo la Zes”. Acquaroli è concentrato “sull’obiettivo per i marchigiani: è fondamentale non distrarci. Il rischio che le luci dei riflettori si spengano e il dibattito sia un’occasione persa. Il peso lo sento sicuramente. Siamo una delle prime regioni al voto con la Valle d’Aosta. La Regione per anni è rimasta nell’anonimato fino a quando centrodestra si impose”. In un confronto tivù su SkyTg24 con Matteo Ricci, Francesco Acquaroli ha detto che “cinque anni fa abbiamo raccolto una regione rassegnata, scoraggiata e umiliata da tante vicende in cui il governo non era riuscito a difendere i nostri interessi”. Acquaroli ha citato “la cessione Indesit a Whirpool e tante riforme che si attendeva da anni. Torniamo ad essere una regione competitiva nonostante un scenario complicato e sono convinto che i marchigiani, lo riscontriamo quando giriamo la regione, sapranno scegliere la continuità come valore aggiunto”.
Aggiornato il 25 settembre 2025 alle ore 15:18