Il venerdì nero dei trasporti: treni e aerei fermi

Lo sciopero generale indetto dai sindacati autonomi Usb, Cub e Cobas ha destato parecchie perplessità. L’agitazione, che ha generato un venerdì nero caratterizzato da disagi nel trasporto pubblico e ferroviario, non ha paralizzato completamente il traffico. A livello nazionale, si sono registrate cancellazioni e ritardi, in particolare nel settore ferroviario e aereo. Contemporaneamente, si sono svolte manifestazioni legate a vertenze contrattuali specifiche, come quella dei metalmeccanici. I treni hanno subito cancellazioni e ritardi da Nord a Sud. Alla stazione Termini di Roma, circa un quarto dei treni in partenza nella mattinata è stato cancellato, con altri che hanno accumulato ritardi fino a 50 minuti. A Milano, le cancellazioni hanno interessato un convoglio su otto, senza ritardi significativi. Analoga la situazione a Bologna. A Napoli, è stato cancellato un treno in partenza su dieci, senza particolari ritardi. I monitor nelle stazioni hanno informato i passeggeri che i treni “potranno subire ritardi o variazioni per uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs italiane e Italo” dalle 21 di ieri fino alle 21 di questa sera. Lo stop per i treni è iniziato alle 21 di ieri e proseguirà fino alle 20.59 di oggi, con fasce di garanzia per il trasporto regionale tra le 6 e le 9 e dalle 18 alle 21.

A Milano, lo sciopero nazionale dei trasporti è scattato alle 8.45. L’Atm ha comunicato che “dopo le 8.45 restano aperte tutte le linee metropolitane”, mentre alcune linee di bus e tram potrebbero subire deviazioni a causa di manifestazioni dopo le 9.30. La fascia di garanzia milanese è dalle ore 15 alle ore 18. Nonostante la fine della fascia di garanzia, le metropolitane a Milano e Roma hanno continuato a funzionare. A Milano, tutte le metropolitane sono rimaste aperte anche dopo le 8.45. A Roma, il servizio della metropolitana è proseguito regolarmente per le linee A-B-B1-C anche dopo le 8.30. Sono state sospese fino alle 17 la Metromare (Metro-Lido) e la linea Termini-Centocelle. La linea Roma-Viterbo urbana è rimasta attiva con una riduzione di corse. La stazione Re di Roma della metro A è stata chiusa e si è registrata una possibile riduzione delle corse degli autobus. Le fasce di garanzia per il trasporto pubblico locale sono diverse a livello regionale.

Lo sciopero generale ha interessato anche scuola e sanità, sebbene le criticità maggiori si siano riscontrate nei trasporti. Nel settore aereo, Ita ha annunciato la cancellazione di 34 voli, tra domestici e internazionali, di cui 32 previsti per la giornata odierna. In giornata è previsto anche uno sciopero di otto ore proclamato da Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, con manifestazioni a livello regionale. A Genova, si sono verificati disagi alla viabilità e ai servizi a causa dello sciopero generale e delle manifestazioni connesse a diverse vertenze. I sindacati Usb, Cub e Cobas hanno indetto un presidio di protesta al varco portuale di via Albertazzi, a San Benigno, contro le politiche di riarmo e la stretta securitaria del governo. Il presidio, iniziato alle 7, ha previsto un corteo. Contestualmente, a Cornigliano, si è svolta una manifestazione dei metalmeccanici in agitazione per il mancato rinnovo del contratto, sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm dopo il rifiuto di Federmeccanica e Assistal di riaprire il tavolo di confronto. Anche in questo caso è in atto un corteo che attraverserà le vie della città, con via Cornigliano chiusa. La viabilità nelle aree limitrofe agli ingressi portuali di Sampierdarena e Dinegro ha subito deviazioni e rallentamenti, in particolare lungo via Albertazzi, via Milano, via Ballaydier e la rampa elicoidale in direzione degli ingressi portuali.

Rallentamenti anche sulla strada Sopraelevata Aldo Moro, nel tratto finale in direzione ponente. Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom Genova, presente alla manifestazione con delegazioni anche da Savona e La Spezia, ha dichiarato che la richiesta è “un rinnovo di contratto che tuteli i diritti dei metalmeccanici”. Ha aggiunto che “chi vive del proprio lavoro lo deve poter fare in modo dignitoso e in sicurezza” e che “i metalmeccanici sono alla 40ª ora di sciopero e non si fermeranno finché Federmeccanica-Assistal non riaprirà la trattativa”. Bonazzi ha specificato che lo sciopero odierno è “per il salario, per l’orario, contro la precarietà e per la sicurezza, per un’industria metalmeccanica che continui ad essere il cuore della produzione di questo Paese”. Ha concluso affermando che “i metalmeccanici genovesi hanno spesso dimostrato la loro forza e anche in questa battaglia stanno dimostrando la loro determinazione”.

Aggiornato il 20 giugno 2025 alle ore 16:42