#Albait. Costituente europea e pace

Spesso, quando si parla di Europa, si dice che per renderla forte, dobbiamo rinunciare a una porzione di sovranità. È una grave sciocchezza.

La realtà è che la sovranità in Europa dobbiamo acquisirla e conquistarla, non cederla.

Il popolo europeo esiste, ma non è rappresentato. Il Parlamento non ha potere. I deputati possono talvolta contestare la Commissione europea, collettivamente. Lo hanno fatto di recente, quando Ursula von der Leyen ha promosso l’irrobustimento militare europeo senza il vaglio del Parlamento. Da vedere come finirà.

La Commissione europea nel quadro dei trattati ha una forza specifica enorme. Ma soffre di una debolezza intrinseca. Rappresenta i governi, non il popolo. Il risultato è un grave limite di capacità politica. La Commissione è l’organo esecutivo di un non Stato. Esegue la volontà dei governi, non ha capacità politica. Quindi l’Europa non ha politica unitaria estera o di difesa.

In queste condizioni, l’Europa non può influire per il mantenimento della pace.

L’Europa subisce le aggressioni commerciali degli Usa a Ovest. A ovest e sud, l’Europa è insidiata dalla Russia. I russi alimentano terrorismo, guerre, guerra ibrida, anche attraverso il traffico di migranti, di armi, di droga, di organi umani.

Mosca aggredisce l’Ucraina da quando Kiyv si è dichiarata europea. Paesi baltici, Finlandia, Polonia, Germania sono nel mirino di Putin. La Russia domina le politiche interne ed estere dell’Ungheria di Orban. Mosca ha tentato di inquinare le elezioni in Romania, oggi difesa da Niçusar Dan. La Serbia di Alexander Vucic è schierata con Mosca. Mirolad Dodik, presidente della Bosnia serba è un alleato di Putin. Condannato dall’Alta Corte e con un mandato di arresto della Procura bosniaca, Dodik resta al suo posto e incontra Putin ogni tre, quattro mesi. Non vede l’ora di aiutare Mosca ad avere uno sbocco nel mar Adriatico.

Mosca ha aggredito Giorgia Meloni, rea di aver auspicato un cambio di regime a Teheran. La portavoce russa Maria Zakharova ha ricordato che secondo la carta Onu non sono possibili ingerenze in Paesi esteri. Ai russi non manca la sfacciataggine.

I russi ambiscono ad avere una base a Neum, in Adriatico, a Misurata e Mers El Kebir nel Mediterraneo occidentale, a Tartus, in Siria, in Medio Oriente.

L’attacco all’Europa è evidente. Ma per reagire l’Europa deve garantire sovranità a noi, i suoi cittadini.

L’Europa tutta insieme è una grande potenza. Ha il più vasto ceto medio del mondo. Ha gli standard di libertà più ampi del mondo. Ha una capacità di difesa che è la maggiore del mondo. Senza sovranità popolare non può agire.

L’Europa di oggi è libera e favorisce la libertà altrui. Per gli europei, il modo migliore per aumentare la ricchezza è la cooperazione. Lo sappiamo perché l’Europa economica è avanzata con questo paradigma libertario e liberale. Se sovrana, l’Europa può favorire concorrenza economica e cooperazione. Questa è la migliore difesa contro le guerre del mondo.

Cooperazione, pace, diritti dei lavoratori, giustizia e umanità nelle carceri, regole del mercato che evitano i monopoli, innovazione, difesa, politica estera unitaria: sono le ragioni del popolo europeo sovrano.

Serve una Costituente europea e serve subito. A Torino, Marco Taradash, Mercedes Bresso, Nathalie Tocci, il sottoscritto e tanti altri la richiedono. La prossima settimana lo faremo ancora a Roma. Le famiglie liberale, radicale, socialdemocratica, popolare, accettano la sfida di una nuova lunga marcia, ma stavolta per ottenere una democrazia europea, liberale, forte, sovrana.

L’obiettivo non è ‘cedere’ sovranità, ma acquisirla. Vogliamo decidere e vogliamo la pace.

Chi ricopre cariche istituzionali finora è stato restio a impegnarsi in questa battaglia coraggiosa. Il coraggio non manca a noi, mezzo miliardo di cittadini europei che produciamo un terzo della ricchezza del mondo e che vogliamo essere sovrani.

E firmiamo su change.org

Aggiornato il 20 giugno 2025 alle ore 09:55