Dalla parte di Israele

Pubblichiamo lappello de Il Riformista a favore di Israele in vista delle manifestazioni pro-Pal che si terranno il 6 e il 7 giugno.

Le manifestazioni dei prossimi giorni contro la guerra di Gaza” e per fermare Israele” sono iniziative irresponsabili nei confronti degli ebrei di tutto il mondo, perché avranno il doppio effetto di armare sempre più l’opinione pubblica contro il diritto di Israele a sconfiggere il nemico che vuole distruggerlo e di consentire all’antisemitismo di dispiegarsi in libertà, minacciando la vita di ogni ebreo.

Quelle manifestazioni sono organizzate e promosse da chi non capisce o non vuol capire che cosa è successo e quel che ha significato il 7 ottobre 2023. I cinquemila terroristi palestinesi che quel giorno invadevano Israele dicevano al mondo che massacrare gli ebrei in massa era nuovamente possibile. I loro smartphone e le loro bodycam, restituendo le immagini delle decapitazioni e dei bambini bruciati vivi, raccontavano che lo sterminio degli ebrei tornava a essere una possibilità realizzabile, se solo ci fosse stato qualcuno disposto a metterlo in atto e nessuno disposto a impedirlo.

È stato linizio di una nuova era della persecuzione degli ebrei. Che non cominciava con quei massacri, ma con la diffusione dell’idea che tali massacri “non venivano dal nulla”, come oscenamente dichiarò il Segretario Generale dell’Onu. È vero, non venivano dal nulla. Venivano dalla volontà genocida antiebraica dell’Iran, che da decenni arma e foraggia Hamas, Hezbollah, gli Houthy, nel progetto di accerchiare e cancellare lo “Stato sionista”. Manifestare “contro la guerra di Gaza” e “per fermare Israele” (“fermare Netanyahu” è un modo ipocrita per dire la stessa cosa) significa pretendere che Israele e gli ebrei accettino, nella noncuranza della comunità internazionale, la vittoria di Hamas, la sopravvivenza di un nemico che vuole distruggerli.

Chi manifesta oggi per Gaza” avrebbe potuto subito intervenire per imporre ad Hamas di rilasciare gli ostaggi, ma non lo ha fatto. Avrebbe potuto imporre ad Hamas di consegnare le armi, ma non lo ha fatto. Al contrario: ha plaudito ai mandati di cattura della Corte Penale Internazionale contro Netanyahu e Gallant, la cui esecuzione è oggi caldeggiata dalla piattaforma della manifestazione del 7 giugno.

Noi proviamo profondo dolore per tutte le sofferenze e i morti di questa guerra, per le tante famiglie distrutte. Proviamo dolore per tutte le vittime. Tutte. Anche per quelle del 7 ottobre e per i tanti coraggiosi giovani soldati israeliani caduti per il loro popolo. Ma sappiamo anche a chi imputarle: ad Hamas, che sin dall’inizio ha cinicamente pensato di combattere la sua guerra usando come scudi umani gli ostaggi e i propri stessi fratelli.

Noi sappiamo e denunciamo che lobiettivo di questa guerra da parte del fondamentalismo islamico e dellIran è la distruzione non semplicemente dello Stato dIsraele ma degli ebrei. Di ogni ebreo. Non è un nostro pensiero. È quanto essi stessi dicono e proclamano da tempo, ed è la sola e vera intenzione genocidaria in atto. Se Hamas si arrendesse i palestinesi sarebbero al sicuro. Gli ebrei invece devono essere annientati in quanto tali.

Qual è e di chi è, allora, la volontà genocidaria? La campagna di biasimo, di diffamazione, di delegittimazione contro Israele e gli ebrei, oggi in atto in un Occidente cieco e autolesionista, sta dando un aiuto impensabile a questo disegno, i cui frutti copiosi e tremendi vediamo ogni giorno anche in Italia, con la diffusione delle più repellenti manifestazioni di odio antiebraico: dalle scritte sulle vetrine in stile Germania anni Trenta all’interdizione di ristoranti e negozi ai “sionisti”.

LEuropa che fu della Shoah si accorse dopo, troppo tardi, di esserlo stata. Quell’Europa che se ne accorse troppo tardi sta gridando a voi, manifestanti del 6 e del 7 giugno, e a chi in Europa vi appoggia, di non accorgervene troppo tardi.

L'elenco dei firmatari sarà aggiornato su Il Riformista (scrivere a redazione@ilriformista.it):

Massimo De Angelis

Niram Ferretti

Bruno Gazzo

Assuntina Morresi

Fiamma Nirenstein

Iuri Maria Prado

Paolo Sorbi

Bruno Spinazzola

Nicoletta Tiliacos

Aldo Torchiaro

Claudio Velardi

Aggiornato il 05 giugno 2025 alle ore 16:06