Comunali, il centrosinistra vince al primo turno a Genova e Ravenna

Il centrosinistra strappa Genova al centrodestra, confermando Ravenna e Trento, mentre per Taranto e Matera la sfida è rimandata al ballottaggio. Una settimana fa il centrodestra aveva vinto a Bolzano al secondo turno. Complessivamente il centrosinistra ha finora ottenuto 3 sindaci contro i 2 del centrodestra. Le precedenti elezioni finirono 4-2 per il centrosinistra. Per le elezioni amministrative 2025 si è votato in 117 Comuni delle regioni a statuto ordinario e nove Comuni commissariati della Sicilia (Palagonia, Castiglione di Sicilia, Montemaggiore Belsito, Prizzi, Favignana, Solarino, Realmonte, Raddusa e Ramacca) ma gli occhi erano puntati sui quattro capoluoghi al voto. Primo fra tutti Genova, ma anche Ravenna, Taranto e Matera. L’affluenza, con il 56,29 per cento, è in linea con la precedente tornata elettorale (56,32 per cento): a Genova e Taranto è anzi addirittura aumentata rispetto alle precedenti votazioni, mentre a Ravenna e Matera si registra un calo. Gli exit poll sono stati confermati.

A Genova, Silvia Salis – sostenuta da Partito democratico, Alleanza verdi e sinistra, Silvia Salis sindaca, Riformiamo Genova, Movimento 5 stelle – incassa la vittoria al primo turno, strappa la città al centrodestra, e ha la meglio, con il 51,48 per cento, sul principale sfidante, il candidato Pietro Piciocchi (44,20 per cento), appoggiato dalle liste Bucci, Noi Moderati, Orgoglio Genova, Lega, Forza Italia, Piciocchi sindaco vince Genova, Udc, Fratelli d’Italia, Npsi-Democrazia cristiana. “Dedico la vittoria a mio padre, mi avrebbe detto che è orgoglioso di me”, ha commentato la neo-sindaca Silvia Salis parlando del padre Eugenio, morto pochi giorni prima dell’inizio della campagna elettorale. “Cambiamento e unità sono stati sicuramente due elementi fondanti di questa campagna elettorale che partiva già da un senso di un risultato negativo di questa amministrazione che era emerso alle Regionali, dove comunque il sindaco uscente a Genova aveva ricevuto una sonora bocciatura”, ha sottolineato Salis.

“Sicuramente un cambiamento era auspicato, la città lo chiedeva e il senso di unità che abbiamo saputo dare con la giusta coalizione ha convinto l’elettorato”, ha aggiunto. “Credo che questo ampio risultato sia il risultato di questo. La narrazione della destra di quelli del no è stata una narrazione grossolana. Io ho detto tutta una serie di sì alle infrastrutture, ai grandi progetti già in corso e chiaramente ho parlato anche di infrastrutture sociali, cosa che loro hanno totalmente ignorato”, ha detto Salis. A Ravenna è una riconferma. Alessandro Barattoni, candidato del centrosinistra, passa al primo turno con il 58,15 per cento staccando di oltre 30 punti il principale sfidante, Nicola Grandi sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica Viva Ravenna, che si ferma al 25,05 per cento. “È una bella vittoria, merito del lavoro di tanti e di un progetto che punta a guidare i cambiamenti dei prossimi 10 anni. I ravennati ci hanno dato fiducia, lavoreremo fin dal primo giorno per recuperare sull’astensione e sulla percentuale del voto”, ha commentato a caldo Barattoni.

Invece a Taranto e Matera la partita si giocherà al ballottaggio, fissato per l’8 e il 9 giugno. Nella città pugliese, dove il centrodestra si era diviso, il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (sostenuto dal Pd, Avs, Per Bitetti sindaco, Demos, Unire Taranto, Con Bitetti, Democrazia cristiana e Partito liberal democratico-Azione) ha ottenuto il 37,39 per cento e sfiderà al secondo turno Francesco Tacente (candidato di Taranto Popolare, Prima Taranto, Patto Popolare, Fortemente liberi, Noi Taranto, Riformisti per Taranto-Socialisti, Udc-Evviva Taranto) che si è fermato al 26,14 per cento. A Matera, invece Roberto Cifarelli, ex Pd, sostenuto da una coalizione civica trasversale in cui ci sono esponenti di Forza Italia, Azione, +Europa, che ha ottenuto il 43,52 per cento sfiderà al secondo turno Antonio Nicoletti, candidato del centrodestra, che si è fermato al 36,98 per cento.

Il primo turno del 25 e 26 maggio delle elezioni comunali 2025 vede il Pd primeggiare nei capoluoghi di provincia. Fratelli d’Italia resta sotto il 20 per cento. Nessun altro partito raggiunge la doppia cifra. Il Pd ottiene il 40 per cento a Ravenna, il 29,06 per cento a Genova, il 15,27 per cento a Taranto e il 14,46 per cento a Matera (con il simbolo di Matera Democratica). FdI ha il 16,78 per cento a Ravenna, il 12,44 per cento a Genova, il 10,41 per cento a Matera, l’8,63 per cento a Taranto. Tutti gli altri partiti restano sotto il 10 per cento. M5s va dal 4,43 per cento di Ravenna al 6,32 per cento di Taranto (a Taranto e Matera i pentastellati hanno corso al di fuori del centrosinistra). La Lega va dal 5,59 per cento di Ravenna al 6,94 per cento di Genova. Forza Italia va dal 3,78 per cento di Genova al 5,46 per cento di Matera. Avs va dal 2,27 per cento di Taranto al 6,92 per cento di Genova. Ci sono poi significative presenze del Pri a Ravenna (4,23 per cento), dell’Udc a Taranto (4,57 per cento), di Noi Moderati a Genova (7,84 per cento) e della lista Matera in Azione alleata col centrosinistra (8,1 per cento).

Aggiornato il 27 maggio 2025 alle ore 12:53