
Il Tribunale civile di Cagliari domani si pronuncia sulla possibile decadenza della presidente della Regione Sardegna. Il destino della pentastellata Alessandra Todde potrebbe cambiare le sorti dell’intera Assemblea regionale. Domani è in programma la seconda udienza del procedimento aperto con il ricorso della governatrice, contro l’ordinanza-ingiunzione di decadenza emessa dal collegio di garanzia elettorale regionale. Un appuntamento atteso e preceduto dalle polemiche per la revoca del mandato difensivo – da parte dello stesso collegio che nel frattempo ha cambiato il presidente – all’avvocato Riccardo Fercia, in entrambi i ricorsi pendenti (uno per conflitto di attribuzioni con lo Stato alla Corte Costituzionale). Nel frattempo il Consiglio regionale ha ripreso a riunirsi dopo aver archiviato la Finanziaria e messo al sicuro le elezioni provinciali dell’autunno. La governatrice sarda, secondo quanto era stato rilevato dall’ordinanza del Collegio elettorale di garanzia della Corte d’appello, rischia di interrompere il suo mandato, a causa di irregolarità nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale del febbraio 2024.
Se Todde dovesse essere dichiarata decaduta, si avrebbe lo scioglimento dell’intero Consiglio regionale e il ritorno al voto. La maggioranza attende la decisione con fiducia. “Meno il Consiglio si occupa di questi temi, meglio è. Le priorità politiche – ha commentato Francesco Agus, capogruppo consiliare dei Progressisti – sono altre, per il resto si guarda con fiducia a quello che avverrà il 22 e nei giorni successivi”. Michele Ciusa, capogruppo consiliare del partito della governatrice sarda, ha evidenziato che lui e il Movimento 5 stelle attendono “con la serenità del caso, il giudizio che arriverà dal tribunale. A noi interessa solo una cosa, il lavoro per i sardi e per la Sardegna”. La minoranza auspica che la sentenza del tribunale metta la parola fine a una situazione che ha inciso sul primo anno della legislatura. “Quello che ci auguriamo – ha evidenziato Fausto Piga, vicecapogruppo consiliare di Fratelli d’Italia – è che si faccia chiarezza in modo definitivo. Se si deve andare a votare, si vada a votare. Nel caso in cui questa legislatura dovesse continuare, è importante che incominci realmente, perché sino a oggi si è perso soltanto tempo”.
Angelo Cocciu, capogruppo consiliare di Forza Italia, ha precisato che il suo partito ha “sempre mantenuto una posizione molto garantista sulla questione. Abbiamo detto che saranno i giudici e i tribunali a decidere ciò che dovrà accadere. Noi aspettiamo e continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto in Aula”. Intanto, per venerdì 23 maggio, la presidente Todde ha convocato una riunione con la sua maggioranza, per un confronto sul tema della sanità. È prevedibile che il vertice servirà anche per provare a ricucire lo strappo con il Pd, legato alla nomina dei commissari delle aziende sanitarie. “Più che delle divergenze tra i partiti e più che del passato – ha detto Agus – mi interessa parlare del futuro e delle problematiche ancora irrisolte, che creano oggi tanti problemi ai cittadini sardi”. Ciusa ha aggiunto che “la discussione con tutti i partiti della maggioranza è sempre aperta. Noi siamo aperti al dialogo e questo momento d’incontro aiuterà ancora di più questa maggioranza a rilanciare la Sardegna”.
Aggiornato il 21 maggio 2025 alle ore 11:25