
Maurizio Lupi immagina una difesa comune europea nel segno di Alcide De Gasperi. Il leader di Noi moderati a Valencia partecipa al 29° congresso del Partito popolare europeo. Lupi, in un’intervista al Messaggero, saluta positivamente “la rinnovata guida della Germania. Con Friedrich Merz contribuirà a incidere ancora di più, per i Popolari. Mi ha colpito il suo intervento, insieme a quello di Ursula von der Leyen e di Manfred Weber confermato presidente del Ppe anche col nostro pieno sostegno”. Secondo il leader centrista, “un’Europa forte è quella che abbatte gli eccessi della burocrazia. Ma è anche quella che costruisce ponti e non solchi verso gli Stati Uniti, a prescindere da chi li guida. È in questo senso che il ruolo dei Popolari oggi è centrale. Anche nella collaborazione coi Conservatori, come dimostra il modello del Governo italiano di centrodestra di Giorgia Meloni, a cui Noi moderati dà il proprio contributo”. A suo avviso, non si registra “nessuna svolta a destra: riaffermiamo con forza la cultura politica della nostra tradizione. Che da sempre invoca una difesa comune e un’accoglienza dignitosa, ma non indiscriminata”.
Lupi sottolinea che, “a questo proposito, gli sbarchi sul continente europeo quest’anno sono diminuiti del 30 per cento. Segno che la formula italiana ed europea della collaborazione con l’Africa rappresentata dal Piano Mattei è il modello vincente”. L’incontro tra Donald Trump e Ursula von der Leyen sui dazi “conferma il ruolo di primo piano dei Popolari nell’Unione. Io sono certo che si farà, mi auguro a Roma. Nel 2002 Silvio Berlusconi riunì George W. Bush e Vladimir Putin a Pratica di Mare per una storica foto, evitando il rischio che il mondo piombasse in una nuova Guerra fredda. Mi piacerebbe molto che Meloni fosse la protagonista di una nuova stretta di mano simbolica, stavolta tra Trump e von der Leyen. Indicherebbe che la strada del dialogo è quella che paga. E che l’estrema destra non ha compreso che l’Europa, per quanto debba cambiare, oggi è indispensabile”. Frattanto, il primo ministro ungherese Viktor Orbán in merito al congresso del Partito popolare europeo in corso a Valencia, firma un tweet piccato sul sostegno europeo a Kiev. “Ieri – scrive su X il leader magiaro – è stato un giorno buio per l’Europa. Il Congresso del Ppe ha deciso di sostenere il prolungamento della guerra in Ucraina. Vogliono inviare più soldi all’Ucraina, mentre l’economia europea soffre. Che vergogna!”. Intanto, nella sede della Feria di Valencia è appena iniziata la seconda e ultima giornata dell’assise popolare. Oggi il programma prevede la discussione e la votazione delle risoluzioni, tra cui quella sulla competitività presentata dal leader azzurro Antonio Tajani, e l’elezione di dieci vicepresidenti.
Aggiornato il 30 aprile 2025 alle ore 11:24