
Antonio Tajani invoca un radicale cambiamento del Patto verde europeo. Ieri, a Valencia, a margine del 29° congresso del Partito popolare europeo, il vicepremier e ministro degli Esteri ha detto che “la visione di Frans Timmermans e di Greta Thunberg aveva creato una sorta di dea natura, una forma di panteismo che non teneva conto della presenza dell’uomo. Si rischiavano di perdere decine se non centinaia di migliaia di posti di lavoro. Quindi bisogna cambiare con un atteggiamento meno ideologico e più pragmatico”. Secondo Tajani è necessario “cambiare alcune importanti scelte fatte in passato sul Green Deal. Noi siamo fortemente impegnati nella difesa dell'ambiente e condividiamo le parole di Papa Francesco, ma la questione sociale non può essere esclusa dalla lotta contro il cambiamento climatico”. Intervistato oggi dal quotidiano spagnolo El Mundo, ha sottolineato la centralità del suo partito nello scacchiere continentale. Forza Italia “è il protagonista della stabilità dell’Unione europea. E con la nostra forza dobbiamo fare una rivoluzione pacifica per cambiare l’Europa, introducendo grandi riforme per avvicinare le istituzioni ai cittadini. Dobbiamo eleggere direttamente un solo presidente del Consiglio e della Commissione, più decisioni a maggioranza al posto dell’unanimità e assicurare al Parlamento il potere di iniziativa legislativa. Quindi cambiare il Green Deal”.
Quanto al profilo politico della premier, Tajani non ha dubbi: “Giorgia Meloni è una leader conservatrice ma non è di estrema destra. Non è possibile applicare nei suoi confronti il cordone sanitario di cui ha parlato Pedro Sánchez. Gli spagnoli sono fratelli a noi italiani, condividiamo la stessa visione dell’America Latina, la nostra è un’amicizia storica. E non credo che si possa applicare un cordone sanitario all’Italia che è protagonista nel mondo. Abbiamo posizioni politiche differenti ma al livello di partito, ma questo non danneggia le relazioni tra Spagna e Italia. Se non rendiamo l’Europa più competitiva i populisti avranno più voti. La AfD è di estrema destra e quello che dico è una verità, non è una opinione. Il resto è propaganda”. Rispetto alle alleanze a Bruxelles, Tajani ribadisce la sua linea: “Difendo il fatto che bisogna parlare di più con i conservatori di Ecr che è la destra, ma non l’estrema destra. In ogni Paese è differente ma al livello europeo dobbiamo parlare di più con loro e non solo con i socialisti. È importante perché per fare le riforme necessarie serve una maggioranza ampia. Il Ppe così può fare di più nell’interesse dei cittadini. Se non lo facciamo i populisti di estrema destra e di estrema sinistra guadagneranno più voti”.
Aggiornato il 30 aprile 2025 alle ore 10:27