Unione europea: “Apple non è conforme al Digital Markets Act”

Apple rischia un nuova multa dall’Unione europea. La Commissione ha pubblicato la sentenza completa in un documento da 67 pagine che motiva anche la sanzione prevista nei confronti del colosso di Cupertino nel caso non dovesse adeguarsi al regolamento. Secondo l’Ue, Apple non è ancora conforme al Digital Markets Act, la legge sui mercati digitali. Lo sostiene la Commissione attraverso la pubblicazione della sentenza definitiva che segue una multa di 500 milioni di euro inflitta al colosso americano ad aprile. Secondo la Commissione, Apple continua a ostacolare l’efficacia della norma, anche con le sue ultime modifiche. Dei 60 giorni previsti il 23 aprile, ne restano meno di 30 all’azienda per allinearsi completamente al Digital Markets Act, altrimenti la Commissione inizierà a imporre “penalità periodiche”. Il fulcro delle obiezioni avanzate dall’organo europeo è sulle difficoltà che gli sviluppatori incontrano nell’informare gli utenti della possibilità di acquistare applicazioni con metodi alternativi all’App Store ufficiale. Stando al documento della Commissione, in alcuni casi, quando i consumatori cliccavano per accedere a un link di pagamento esterno al negozio digitale di Apple, vedevano comparire il messaggio “stai per accedere ad un sito web esterno. Apple non è responsabile della privacy o della sicurezza degli acquisti effettuati sul web”, il che poteva far desistere dal completare la procedura su piattaforme terze. In una dichiarazione rilasciata al sito 9to5Mac, un portavoce di Apple ha affermato “la decisione è dannosa per l’innovazione, per la concorrenza, per i nostri prodotti e per gli utenti”. Secondo la Mela, il Dma non richiede di “abilitare tecnicamente” o “agevolare” la gestione delle informazioni, ma piuttosto di “consentirla”.

Frattanto, negli ultimi cinque anni Apple ha evitato transazioni fraudolente via app per oltre 9 miliardi di dollari. Nel solo 2024 le potenziali truffe bloccate su App Store ammontano a più di 2 miliardi di dollari. Sono i dati contenuti nell’analisi annuale di Apple sulle frodi attraverso il suo negozio di applicazioni. Lo scorso anno, il colosso americano afferma di aver rimosso oltre 146mila account per sospetta frode e rifiutato ulteriori 139mila iscrizioni di sviluppatori, evitando l’arrivo di app dannose sul suo Store. L’azienda, inoltre, ha rifiutato la creazione di oltre 711 milioni di account e disattivato quasi 129 milioni di utenti “pericolosi”, impedendo che potessero condurre attività come lo spamming e la manipolazione di valutazioni e recensioni. Sono state oltre 10mila le app illegali non autorizzate che Apple ha individuato e bloccato, inclusi malware, app legate alla pornografia o al gioco d’azzardo e versioni pirata di app ufficiali. Il mese scorso, Apple ha poi impedito quasi 4,6 milioni di tentativi di installazione o avvio di app distribuite illegalmente al di fuori dell’App Store o di store terzi approvati. Su oltre 7,7 milioni di app inviate all’App Store e sottoposte a revisione nel 2024, più di 1,9 milioni sono state rifiutate per il mancato rispetto degli standard in materia di sicurezza, affidabilità ed esperienza utente, incluse violazioni della privacy o sospette frodi. Nel 2024, il team di Apple App Review, che monitora la qualità dei software pubblicati, ha rimosso oltre 37mila app per attività fraudolente. Segnalate e rimosse oltre 400mila app per violazioni della privacy e più di 320mila che copiavano altre app e agivano come spam. Inoltre, lo scorso anno, Apple ha identificato quasi 4,7 milioni di carte di credito rubate e vietato a oltre 1,6 milioni di account di effettuare transazioni non autorizzate.

Aggiornato il 29 maggio 2025 alle ore 15:12