
I blog sono un catalizzatore di primati. Anche nel senso etologico del termine. E mica perché i macachi dal deretano variopinto abbiano imparato ad usare Wordpress, ma soltanto perché taluni blogger meno brillanti di altri hanno deciso di fare outing, mostrando al mondo come il pollice opponibile sia l'unico tratto distintivo che li assimili in qualche maniera all'Homo Sapiens Sapiens. Esattamente come i macachi dal deretano variopinto, solo più chiassosi e maleducati. Nell'era dell'informazione di massa, dove tutti possono sapere tutto con un semplice clic e nulla più sorprende, stupisce o meraviglia, è rimasto un solo luogo sulla terra in grado contemporaneamente di far dimenticare ai documentaristi le praterie del Serengeti e di scalfire persino negli psichiatri più progressisti la ferrea fiducia nella straordinaria lezione di Franco Basaglia: i blog.
I segreti della casta
Prendete una maschera alla "V per Vendetta". Poi metteteci sopra
un cappellaccio sbarazzino a tesa larga tipo il predicatore
scannademoni di "Solomon Kane". Molto bene. Avrete così conseguito
due risultati. Il primo: non far incazzare troppo gli Anonymous,
ché sulla maschera hanno praticamente il copyright, e se vi
scoprono la password con cui di notte scaricate i porno amatoriali
sono cavoli amari. Il secondo: dimostrare che voi al cinema non
andate solo per rosicchiare i fiocchi di pop corn che cadono in
terra agli spettatori distratti. Ma non basta. Per creare un blog
davvero fico a questo punto servono anche un nome e una storia. Il
nome è quello di Spider Truman. Tipo il Jim Carrey vittima
inconsapevole del Grande Fratello, però decappottabile. La storia,
invece, è quella (credibile come il lupo di cappuccetto rosso sotto
la cuffia della nonna) di un ex impiegato di Montecitorio
licenziato ingiustamente che decide di aprire un blog per rivelare
alle masse i segreti della casta. «Eh già, comodo - diranno a
questo punto i vostri piccoli lettori - Prima azzuppi il pane nel
marcio per anni, alla facciazza nostra, e poi quando ti danno il
blu ti metti a fare il paladino degli esclusi. Eh no, eh». Ma a
questo punto risponderete: «Ero un precario». Ah, ecco. Così in
effetti cambia tutto. Il risultato? In un battibaleno diverrete la
fonte di informazione più accreditata (anche se si tratterà di
notizie fasulle, incomplete o prive di qualsivoglia fonte
attendibile) per migliaia di navigatori il cui acume gareggia con
quello dei lemming e la cui accortezza è pari solo a quella di
coloro che acquistano la propria moglie sui siti bielorussi che vi
promettono in omaggio anche l'allungamento del pene. Del vostro, o
di un altro a vostra scelta. E poco importa se nel giro di 24 si
scoprirà che dietro il misterioso eroe Spider Truman si nasconde
un'operazione di marketing targata Popolo Viola e Idv. Gli eroi
mascherati vincono sempre. Anche sul buonsenso. Perché
raccontano
isegretidellacasta.blogspot.it
Informare per resistere
Quando c'era Silvio tutti i post arrivavano in orario. La crisi,
la corruzione, la mafia, la disoccupazione, la precarietà, ma anche
la fame nel mondo, la cellulite, le doppie punte, i peli superflui,
i tronisti di "Uomini e Donne", le ascelle pezzate, i Teletubbies,
quei fastidiosi pruriti intimi, la coda alle poste, i Tokio Hotel,
la forfora e il Toro in serie B e tutti gli altri grandi drammi
dell'umanità facevano molta meno paura perché c'era sempre un
colpevole da additare. Berlusconi, ovviamente. Grazie a lui era
fiorita l'era dell'impegno sociale sul web, delle rivoluzioni a
colpi di clic, delle mobilitazioni di massa (ma solo considerando
il peso specifico delle fesserie per cui era doveroso scendere in
piazza a strillare o aprire un blog), della controinformazione
antisistema. Poi il fato ha voluto che il Cavaliere si facesse da
parte, e che al posto suo arrivasse un distinto professore con le
tasche del loden troppo piccole per contenere tutte le vaccate di
cui sopra, e la pacchia è finita. Che fare? Di seguire le lezioni
al Dams o a Psicologia della Coscienza Sociale Tardosumera (e poi
uno si chiede il perché della disoccupazione…) non se ne parla
nemmeno. Allora resta solo un po' di sano complottismo. Ma quale?
Ormai le scie chimiche sono roba inflazionata, e sembra quasi che
si parli di cocaina tagliata male. Vedessi mai che la nonna
fraintende e chiama i carabinieri. Per parlare di signoraggio in
maniera credibile, poi, è indispensabile levarsi le mutande in via
Del Corso come Sara Tommasi. Come se non bastasse, dopo il successo
di X-Files, nessuno tende più a dar retta alle sociopatiche in
astinenza da Ritalin che raccontano di quando sono state
ingravidate da un plotone di alieni provenienti da Alpha Centauri
che aveva forato proprio sopra il giardino di casa sua. Ma per
fortuna ci sono sempre i terremoti. Scordatevi tutto quello che
avete imparato alla scuola media sulla tettonica a zolle e la
deriva dei continenti. Perché la vera colpa di tutte le scosse,
comprese quelle di Carlo Conti a "l'Eredità", è della Nato. O
dell'Fbi. O della Cia, sia quella di Langley che quella che semina,
sarchia e pota. O del governo. O dei matusa. Non ci credete? Ma
certo, perché siete soltanto i figli ebeti del sistema. C'è scritto
anche qui:
informarexresistere.fr
Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:46