
Il sogno di ogni blogger che si rispetti è quello di diventare talmente famoso che ogni volta che metti piede alla bocciofila rionale c'è qualcuno pronto a pagarti il campari col bianchetto. Ma prima di riuscire a far parlare di sé, un blog deve parlare. Dire qualcosa, comunicare, insegnare, mostrare, svelare. Insomma, parlare senza finire col parlarsi addosso. Altrimenti tanto meglio il caro vecchio diario di Poochie, dove si poteva scrivere di tutto e di più nella completa sicurezza di un lucchetto a prova di ficcanaso e con la cornice di deliziosi inserti in peluche rosa shocking. Cose, come sanno anche i neofiti del web, difficilissime da replicare in Java. La scorsa settimana abbiamo parlato di "Bagni Proeliator" e "Svartjugend", due blog che hanno scelto di far parlare di sé attraverso l'umorismo. In fondo, il lettore è come le donne: per conquistarli è importante farli ridere. E, proprio come le donne, le prime cose che i lettori guardano in un blog sono gli occhi e le mani. Oggi parliamo di due blog che danno notizie e approfondimenti.
Tuttecose
Gli antichi letterati la definivano "captatio
benevolentiae". Probabilmente la traduzione più appropriata
nell'italiano di noi giovani d'oggi è: "marchetta". E così, alla
seconda puntata dell'appuntamento più atteso subito dopo una
verifica esattoriale comprensiva di esame della prostata, parliamo
del blog firmato dal collega Pietro Salvatori. Vi si parla di
politica, di economia, di cronaca e di attualità come se fosse
antani. L'autore è un giornalista, e si vede. Anche uno di quelli
più promettenti sulla piazza. E si vede anche questo. Potrei dirvi
che spesso la mattina paga anche il caffè, ma scommetto che di
questo aspetto poco ve ne cale. Il piglio giornalistico,
dicevamo, si nota nella scelta dei post: gli spunti vengono pescati
dall'attualità e dalla cronaca. Lo stile è asciutto, veloce, e
cinico quanto basta per essere letto anche in fascia protetta.
Apprezzabile le sempre presenti note autoironiche. Apprezzabili specie perché, sull'Internet in particolare, non bisogna mai prendere troppo sul serio chi si prende troppo sul serio. Come dice il titolo stesso, poi, qui si affrontano un po' tutti gli argomenti. Il che è un bel vantaggio quando non si sa che cosa stia succedendo nell'universo mondo, o quando si cerchino appigli sensati per farsi un'opinione chiara su questo o su quello. Badate bene, non c'è nessuna pretesa di improvvisarsi maître à penser. Però, prima di pronunciarsi a casaccio su qualunque argomento solo per fare colpo con gli amici del baretto e impressionare la procace cassiera, potete sempre leggere cosa se ne dice su Tuttecose e poi ripetere a pappagallo sfoggiando uno sguardo in tralice. Se poi l'interlocutore è così scortese da farvi pure notare che avete torto, fate spallucce con ostentata noncuranza e tornate a parlare di Spal-Giulianova. Lo trovate qui: www.pietrosalvatori.com
La Valle del Siele
Braccia prese in prestito all'agricoltura. No, non è una
battuta scadente e, no ancora una volta, nella definizione non c'è
nessun intento derisorio. Il fatto è che l'autore del blog,
Giordano Masini, di mestiere fa proprio l'imprenditore agricolo, e
tratta di cose che riguardano da vicino il suo campo (ok, qui
potete ridere: questo era un doppio senso). Ma non pensate ai
suggerimenti utili per rinvasare le begonie, alla top ten degli
afidi o ai consigli su come coltivare gustosissimi datteri anche in
provincia di Verbania. Qui si parla soprattutto di come
l'agricoltura influenzi l'economia e la politica, e viceversa.
Soprattutto viceversa.
Dalle quote latte agli Ogm, con rigore scientifico e dovizia nella
citazione delle fonti, Masini affronta quotidianamente i temi di
attualità che ogni giorno dal solco tracciato dall'aratro finiscono
in parlamento, e di qui sulle prime pagine di tutti i giornali,
prima ancora di finire nel piatto del consumatore.
Interessantissima e davvero illuminante la campagna di informazione
che il blogger conduce ormai da anni circa la vergognosa caccia
alle streghe imbastita contro i cosiddetti Organismi geneticamente
modificati, che gli ambientalisti (complice una stampa molto prona
e altrettanto superficiale) sono riusciti a far diventare lo
spauracchio dell'italiano medio. Lo stesso italiano medio, per
intendersi, che fino a pochi decenni fa gli ortaggi geneticamente
modificati se li creava da solo nel suo stesso orticello casalingo,
così come del resto è sempre avvenuto nei secoli dei secoli.
È proprio su queste pagine che apprendiamo come l'ideologia
dell'ambientalismo sul fronte ogm non sia solo questione di
attivismo sociale, ma, probabilmente, anche difesa di qualche
interesse superiore. Come, ad esempio, impedire che nel Terzo Mondo
l'agricoltura riesca a svilupparsi a tal punto da non consentire
soltanto di sfamare gli affamati, ma magari di fare concorrenza sul
mercato a quella occidentale.
La Valle del Siele è il martello dei bugiardi intrisi di slogan
anti-tutto. Probabilmente, se avesse molti più lettori attenti
rispetto ai tanti che già può vantare, oggi in Italia non solo non
avremmo più paura del Babau che si nasconde dietro una foglia di
lattuga, ma magari avremmo anche infrastrutture efficienti e
all'avanguardia senza che a qualcuno venga in mente di sedersi sui
binari per protestare, ed energia meno costosa senza che si
indicano referendum per continuare a pagare tantissimo
l'elettricità prodotta dalle centrali nucleari altrui. Eccola qui:
lavalledelsiele.com
Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:42