Navi della Flotilla fermate: 23 in rotta su Gaza

Intorno alle 19 di ieri è arrivato l’alt di Israele. Alcune navi della Global Sumud Flotilla sono state bloccate dalla Marina dello Stato ebraico, mentre altre starebbero ancora navigando verso Gaza. Di 44 imbarcazioni totali, 23 si starebbero ancora dirigendo verso la Striscia, due avrebbero cambiato rotta (verso Cipro) e 19 sarebbero state abbordate da Israele. Mentre tra gli equipaggi fermati figurerebbero almeno 22 italiani. Tra questi, l’europarlamentare di Alleanza verdi sinistra Benedetta Scuderi e il senatore del Movimento 5 stelle Marco Croatti. Sulla nave Karma invece ci sono due deputati del Partito democratico, Arturo Scotto e Annalisa Corrado. Secondo un attivista a bordo della spedizione, sarebbero 201 le persone fermate in totale.

Ad avere la peggio sono stati degli attivisti nordafricani: nove cittadini tunisini, tra i 30 imbarcati su diverse navi della Flotilla, sarebbero stati arrestati dopo l’abbordaggio. Tra i mezzi fermati figura la “Deir Yassin”, la cui intercettazione è stata confermata dalla Flottiglia Maghreb Sumud a Tunisi, che ha definito l’atto “illegale”. La stessa fonte ha denunciato che “le forze di occupazione sono state accusate di aver fatto uso di violenza, di aver speronato deliberatamente un’imbarcazione, di aver utilizzato idranti e di aver maltrattato pacifici attivisti”. Secondo la pagina ufficiale della Maghreb Sumud Flotilla, i tunisini arrestati sulla Deir Yassin sono: Wael Naouar, Ghassen Henchiri, Nabil Channoufi, Mazen Abdellaoui, Yassine Gaïdi, Sirine Ghrairi, Abdallah Messaoudi, Aziz Miliani e Noureddine Salouaj. L’equipaggio comprendeva anche partecipanti provenienti da Algeria, Marocco, Mauritania, Turchia, Stati Uniti e Regno Unito.

Il team legale della Maghreb Sumud Flotilla, in un comunicato ufficiale, ha affermato che l’intercettazione e la cattura delle navi costituirebbe “un chiaro crimine di guerra e una flagrante violazione del diritto internazionale”, annunciando la piena mobilitazione dei propri strumenti giuridici in coordinamento con organizzazioni internazionali. In totale, i tunisini che hanno partecipato alla spedizione verso la Terra santa sono quasi 30. Tra cui giornalisti, parlamentari e attivisti politici. Di reazione, nella serata di ieri migliaia di persone si sono radunate sulla centrale Avenue Bourguiba a Tunisi, manifestando solidarietà alla flottiglia e ai connazionali arrestati.

Tutti gli altri attivisti, senza presunti legami con Hamas, sono stati semplicemente prelevati e, in questo momento, viaggiano scortati verso Israele. Il Ministero degli Esteri ha ribadito gli equipaggi sono diretti verso la terra ferma, in vista del rimpatrio. “I passeggeri di Hamas-Sumud sui loro yacht stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l’Europa. I passeggeri sono sani e salvi e in buona salute”. Il post, pubblicato su X, è stato accompagnato da due foto in cui compaiono attivisti sorridenti. In una delle immagini si nota anche la celebre Greta Thunberg, apparsa provata ma in condizioni stabili.

Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, i rimpatri potrebbero richiedere due o tre giorni. “Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due consolati sono in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni”, ha dichiarato Tajani alla Camera dei deputati. Ancora non si hanno notizie delle altre imbarcazioni che, al momento, sono sfuggite al blocco dello Stato ebraico, e dall’alt di ieri sera sono scattate nella notte diverse proteste pro-Pal in Italia, ma anche in altri Paesi europei e non.

Aggiornato il 02 ottobre 2025 alle ore 10:25