
Con la sentenza del 10 giugno 2025, la Corte suprema di Giustizia della Nazione dell’Argentina ha confermato la condanna dell’ex presidente Cristina Fernández de Kirchner a sei anni di reclusione effettiva e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La decisione riguarda il reato di amministrazione fraudolenta in danno dello Stato, per l’assegnazione irregolare di 51 appalti pubblici a imprese legate a Lázaro Báez nella provincia di Santa Cruz. La Suprema Corte ha respinto il ricorso straordinario presentato dalla difesa, sottolineando che non sono state violate né le garanzie costituzionali né il principio del giusto processo. Secondo i giudici, la sentenza è stata fondata su un solido quadro probatorio e una altrettanto corretta valutazione dei fatti, compiuta in due gradi di giudizio. Le critiche sollevate dalla difesa sono state considerate prive di autonoma motivazione e incapaci di incidere sull’esito del processo.
Si tratta di una pronuncia destinata a fare storia, non solo per la rilevanza della figura condannata, ma anche per il messaggio istituzionale che veicola: nessuno è al di sopra della legge. Il procedimento, complesso e articolato, si è sviluppato nell’arco di anni, attraversando diverse fasi e confermando l’efficacia, in questo caso, del sistema giudiziario. Il contesto in cui si inserisce la decisione è profondamente mutato rispetto al passato. Il governo guidato da Javier Milei ha più volte espresso la volontà di rompere con le logiche del passato, promuovendo un’azione politica centrata su legalità, rigore e trasparenza. Pur non interferendo con l’autonomia della giustizia, il nuovo clima istituzionale ha certamente favorito una maggiore determinazione nel perseguire le responsabilità.
L’esito di questo processo rafforza la fiducia nello Stato di diritto e rappresenta un segnale importante per la società argentina. In una democrazia matura, le istituzioni devono poter operare senza condizionamenti, garantendo giustizia anche nei confronti di chi ha ricoperto i più alti incarichi pubblici.
Aggiornato il 13 giugno 2025 alle ore 10:56