
L’aereo dell’Air India diretto a London Gatwick sarebbe caduto su un dormitorio di specializzandi in medicina ad Ahmedabad. Infatti, sarebbero tra 50 e 60 i giovani medici rimasti feriti a terra dalla caduta del Boeing Dreamliner appena dopo il decollo. Alcuni in modo gravissimo. Due versano in condizioni critiche in terapia intensiva, mentre altri cinque risultano ancora dispersi. Il bilancio delle vittime a terra è ancora incerto, ma le autorità locali hanno già parlato di “alcuni morti” fra le persone colpite. “Siamo in contatto con Air India e siamo pronti a supportarli”, ha fatto sapere la Boeing, prendendo tempo in una nota. “I nostri pensieri sono rivolti ai passeggeri, all’equipaggio, ai soccorritori e a tutti coloro che sono stati colpiti”. Poco dopo l’accaduto, il colosso dell’aviazione americana ha confermato di essere “al lavoro per raccogliere ulteriori informazioni” sull’incidente.
A bordo del volo AI147, che avrebbe dovuto atterrare a Londra nel tardo pomeriggio, viaggiavano 242 persone: 230 passeggeri, 10 membri dell’equipaggio e due piloti. Al momento, secondo fonti ufficiali, non ci sarebbero superstiti. Il primo ministro indiano Narendra Modi, informato subito dopo l’incidente, ha dichiarato di essere in costante contatto con il ministro dell’Aviazione Civile, Kinjarapu Ram Mohan Naidu. Il premier ha chiesto che vengano messi in campo “il massimo degli sforzi necessari per le operazioni di soccorso”. I vertici di Air India hanno successivamente aggiornato il dato sul numero di cittadini indiani a bordo: 169 passeggeri viaggiavano con passaporto nazionale. Il presidente della compagnia, Natarajan Chandrasekaran, ha espresso tramite il suo profilo X “profondo cordoglio” per quello che ha definito “un tragico incidente”.
Nella zona dell’impatto – un quartiere densamente abitato della metropoli da 3,5 milioni di abitanti – la situazione è drammatica. I media indiani e la Bbc descrivono uno scenario caotico, segnato da “scene frenetiche” e da una mobilitazione spontanea di cittadini, che assieme ai soccorritori cercano di “salvare quante più vite umane possibile”. Numerose ambulanze si sono affollate nella zona colpita, mentre le autorità locali hanno chiuso l’area al traffico e colonne di fumo continuano a innalzarsi tra le macerie degli edifici colpiti. Il governo federale dello Stato del Gujarat ha proclamato lo stato d’emergenza, misura immediatamente confermata anche dall’esecutivo centrale di New Delhi.
E poche ore fa, sarebbero ripresi i voli dall’aeroporto internazionale di Ahmedabad dopo il tragico incidente che ha coinvolto un Boeing 787-8 Dreamliner dell’Air India diretto a Londra Gatwick con 242 persone a bordo e precipitato oggi su un’area residenziale a pochi secondi dal decollo dalla città indiana. Lo ha reso noto il Ministero dell’Aviazione di New Delhi, citato dalla Bbc. “I protocolli di sicurezza sono stati osservati con la massima cura”, ha affermato un portavoce del dicastero, precisando che i decolli e gli arrivi sono stati nuovamente autorizzati dalle 16.05 locali, circa tre ore dopo l’incidente. Nello scalo londinese di Gatwick, dove l’aereo sarebbe dovuto arrivare nel tardo pomeriggio, si respira intanto un clima di angoscia fra gli addetti. Non si vedono al momento comunque familiari di passeggeri coinvolti presenti, mentre sono accorsi diversi giornalisti e troupe televisive.
Aggiornato il 12 giugno 2025 alle ore 15:48