Il liberale, liberista e libertario in spiaggia

Il liberale, liberista e libertario tifa per la concorrenza perfetta e, quindi, vede come fumo negli occhi i monopoli, gli oligopoli e, persino, la concorrenza monopolistica e i monopoli bilaterali. Il liberale, liberista e libertario non aspetta il primo di agosto per combattere le suddette forme di mercato e, soprattutto, le combatte tutte (che dai balneari, ai tassisti, ai “posti fissi” alla Checco Zalone, clientelari e improduttivi, sempre “cattivarendita è).

Tuttavia, il liberale, liberista e libertario guarda con sospetto (eufemismo) alla canea che si è sollevata in questi giorni di spiagge poco affollate con giubilanti auguri di fallimento a balneari, albergatori, ristoratori, etc, etc. Perché il liberale, liberista e libertario non ha grande considerazione (eufemismo) dell’intelletto di coloro che pretendono, tanto per fare un esempio, che gli servano in livrea laragosta a 10 euro (perché se no il ristoratore si arricchisce) e che il cameriere, dismessa la livrea, riceva 3.000 euro netti in busta paga (perché se no il ristoratore lo sfrutta).

Anzi, a dirla tutta, il liberale, liberista e libertario ha le tasche piene (eufemismo) di questo pezzo di Italia che, con fremito anti-capitalista da assemblea liceale, pensa di poter fare la “vita smeraldaper decreto, “graduidamende” (ovvero, immancabilmente, a spese altrui).

Aggiornato il 05 agosto 2025 alle ore 10:52