Gli onesti che ci mandano a sbattere

Con l’esplosione di alcuni casi giudiziari che vedono coinvolti in prima persona esponenti del Partito democratico, come sta accadendo a Milano e a Pesaro, il Movimento 5 stelle riparte in tromba con la insopportabile retorica dellonestà a tutto tondo. Ospite giovedì mattina a Omnibus, in onda su La7, la senatrice pentastellata Dolores Bevilacqua si è resa protagonista di un vero e proprio comizio che definire imbarazzante è poco, soprattutto in considerazione dei colossali danni che questa forza politica è riuscita produrre in Italia nei circa quattro anni in cui è stata al governo del Paese. In sostanza, commentando in modo chiaramente strumentale le confuse vicende appena citate, la nostra ne ha approfittato per propinare ai suoi interlocutori e ai pazienti telespettatori sintonizzati la ben collaudata lezioncina sullonestà, che a suo dire rappresenta il principale carattere distintivo del M5s (direi l’unico, ammesso e concesso che sia possibile misurarlo con qualcosa di diverso rispetto alle chiacchiere dei suoi esponenti) con la quale il Movimento stravinse le elezioni del 2018.

Dopodiché, come ben sanno tutti coloro i quali osservano le cose della politica e che sanno far di conto, l’Italia ha potuto sperimentare sulla propria pelle i prodottimigliori” di questo partito improvvisato: l’onerosa applicazione del reddito di cittadinanza, con la fantasiosa creazione dei famosi navigator; la più restrittiva gestione della pandemia in stile cinese, fatta a colpi di Dpcm, che ha messo letteralmente in ginocchio la nostra economia; il catastrofico colpo di “genio” del bonus edilizio 110 per cento che, a regime, che ha creato un buco di circa 200 miliardi nel bilancio dello Stato. Tuttavia, occorre sottolineare, un tale sfacelo, le cui ricadute si faranno sentire ancora per molti anni, è stato ottenuto in modo assolutamente onesto. Vuoi mettere? Ebbene, a questo proposito, a beneficio della senatrice Bevilacqua e dei suoi onestissimi e specchiatissimi colleghi di partito, vorrei riportare una frase di quel gran liberale di Benedetto Croce, il quale così si espresse: “la politica onesta è quella capace. Non basta solo gridare onestà, bisogna essere competenti”.

In questo caso se gli italiani, dopo aver sperimentato la scarsissima competenza di questi presunti onesti a cinque stelle, dovessero perseverare nel mandarli a far danni una seconda volta nella stanza dei bottoni (e proprio questo sembra l’intento di Giuseppe Conte, nel cercare di recuperare terreno nei confronti dello stesso Pd, profittando dei suoi guai giudiziari), la qual cosa sarebbe veramente diabolica.

Aggiornato il 25 luglio 2025 alle ore 09:48