
Il Locarno Film Festival può vantare un cartellone di protagonisti assoluti del panorama cinematografico internazionale. L’edizione numero 78 omaggia Emma Thompson (Leopard Club Award), Jackie Chan (Pardo alla carriera), Alexander Payne (Pardo d’onore), Lucy Liu (Career Achievement Award) e la costumista vincitrice di quattro Oscar Milena Canonero (Vision Award). “A livello mondiale siamo come un porto per la libertà d’espressione, la sperimentazione artistica, la narrazione e il dialogo con le realtà di oggi”. Con questa dichiarazione d’intenti Giona A. Nazzaro presenta l’edizione 2025, in programma dal 6 al 16 agosto. “Canonero – spiega il direttore artistico – è un genio rinascimentale, non solo la donna che ha inventato costumi per tantissimi film”. Fra i tanti capolavori ai quali Canonero ha lavorato figura Shining (1980) di Stanley Kubrick che verrà proposto sullo schermo gigante in Piazza Grande: “L’abbiamo scelto perché ha rappresentato una rivoluzione formale ed estetica”.
Per il concorso internazionale sono stati selezionati 17 titoli in prima mondiale, fra i quali l’opera prima italiana Le bambine delle sorelle Valentina e Nicole Bertani: “È una storia su cosa significhi crescere in un mondo in cui gli adulti non vedono realmente i bambini per come sono”, sottolinea Nazzaro. In gara per il Pardo d’oro anche autori come Radu Jude, con Dracula, “un’opera radicale, una commedia pazzesca anche politica sull’Intelligenza artificiale” e Abdellatif Kechiche con Mektoub my Love: Canto due “un film molto atteso, abbiamo lavorato tanto per farlo debuttare qui”. Competono, fra gli altri, anche Tales of the Wounded Land di Abbas Fahdel, secondo capitolo della sua trilogia sul Libano; With Hasan in Gaza del palestinese Kamal Aljafari che ricostruisce attraverso dei video il viaggio in una Gaza che non esiste più; e commedie come Solomamma della norvegese Janicke Askevold o Sorella di clausura di Ivana Mladenovic.
Anche nel concorso di Cineasti del presente (15 film di cui 10 opere prime) c’è l’Italia con Gioia mia di Margherita Spampinato: “La storia di un bambino lasciato in Sicilia per passare l’estate dalla nonna. Molti di noi in Italia – dice Nazzaro – hanno vissuto questa situazione, qui è raccontata in una maniera così intima e precisa, mi ha fatto pensare al modo in cui lavorava Vittorio De Sica”. Nella programmazione ad hoc per i migliaia di spettatori in Piazza Grande, si potranno vedere opere come Le pays d’Arto di Tamara Stepanyan con Camille Cottin, nel ruolo di una donna che scopre la verità sul marito in un’Armenia, in pieno conflitto; The Birthday Party di Miguel Angel Jimenez con Willem Dafoe nei panni di un miliardario che pretende un controllo totale sulla vita della figlia, o la rilettura in musical, firmata da Bill Condon de Il bacio della donna ragno con Jennifer Lopez. Tra i film legati ai premiati di quest’edizione, ci sono The Dead of Winter di Brian Kirk, con Emma Thompson nel ruolo di una pescatrice che si ritrova a dover contrastare un rapimento o un cult dell’action made in Hong Kong come Police story (1985) di e con Jackie Chan.
Tanti anche i titoli in arrivo da Cannes, come la Palma d’oro Un simple accident di Jafar Panahi, Sentimental Value di Joachim Trier e il western italiano Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis. Nella sezione fuori concorso debutteranno in prima mondiale, tra gli altri, Il Vangelo di Giuda di Giulio Base, con Rupert Everett e Giancarlo Giannini e Bobò, documentario di Pippo Delbono, che esplora il legame umano e artistico nato tra l’attore e regista e Bobò, un uomo sordomuto, analfabeta e microcefalo, scomparso nel 2019, che era diventato una figura chiave nel teatro dell’artista ligure. Tra gli altri appuntamenti principali, la retrospettiva Great Expectations dedicata ai film britannici del Dopoguerra, dal 1945 al 1960. Infine, fra i titoli restaurati di Histoire(s) du Cinema – Locarno Heritage, si potranno scoprire o riscoprire I cannibali (1969) di Liliana Cavani e Anno Uno (1974) di Roberto Rossellini. “Due film – osserva Nazzaro – su quanto sia difficile arrivare a una democrazia e mantenerla. Oggi sono ancora più pertinenti per quanto accade nel mondo”.
Aggiornato il 09 luglio 2025 alle ore 13:58