
Mille e duecento chilometri di lunghezza, 15 milioni di abitanti. È il mondo delle Alpi. Che attraversano Monaco, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania e Slovenia che, sul versante Sud, racchiudono l’Italia. Alpi, spina dorsale dell’Europa, è il nuovo volume curato da Daniele Lazzeri, presidente della Fondazione Nodo di Gordio, dedicato appunto al ruolo determinante della catena alpina nella creazione, nella determinazione dell’Europa.
Il libro si distingue da molte altre pubblicazioni dedicate alla montagna per l’approccio multidisciplinare e transnazionale, che non si limita all’aspetto naturalistico o turistico, ma si propone di decifrare il ruolo strategico delle Alpi nella costruzione storica e politica dell’Europa. Non si tratta, infatti, di un semplice omaggio paesaggistico. Il volume raccoglie contributi di studiosi, storici, analisti geopolitici, accademici, politici e manager internazionali provenienti da differenti aree del continente. Ne emerge un mosaico complesso, che va dal mito alla storia antica, attraversa la costruzione degli Stati nazionali, esamina le trasformazioni dell’agricoltura alpina, l’impatto dell’intelligenza artificiale sui territori montani, le sfide del turismo sostenibile, il tema delle comunità energetiche e delle alleanze transfrontaliere, fino alla dimensione culturale.
La riflessione si fonda su un assunto tanto semplice quanto politicamente denso: l’avvento degli stati nazionali ha fratturato il ruolo originario delle popolazioni alpine, che per secoli hanno ignorato i confini tracciati a tavolino lungo le creste montuose. Lingue, usanze, tradizioni si intrecciavano da un versante all’altro senza barriere. E in questo quadro plurilinguistico non compariva l’inglese, oggi imposta come lingua del potere economico, simbolo di un colonialismo culturale legato alla finanza e alla globalizzazione. Da qui l’idea – esplicitata nel volume – che un’Europa nuova può (e forse deve) ripartire proprio dalle Alpi, recuperando le identità locali, valorizzando le specificità, superando le logiche omologanti del mercato globale. Una proposta che appare tanto utopica quanto necessaria, in un’epoca in cui i modelli di sviluppo e coesione sociale si rivelano sempre più fragili.
Alpi, spina dorsale dell’Europa è dunque più di un saggio sulla montagna: è un manifesto intellettuale per una ridefinizione del rapporto tra territori e politica, tra memoria storica e prospettiva futura. Un testo destinato a chi vive le Alpi, ma anche a chi, da Bruxelles a Berlino, è chiamato a ripensare l’Europa come spazio reale e non solo istituzionale.
(*) Alpi, spina dorsale dell’Europa, Daniele Lazzeri, Guerini e Associati, 2025, 184 pagine, 22 euro
Aggiornato il 15 maggio 2025 alle ore 15:59