Addio a Nino Benvenuti, stella mondiale della Boxe

mercoledì 21 maggio 2025


Uno dei più grandi boxeur di tutti i tempi ci ha lasciato. È morto all’età di 87 anni Nino Benvenuti. Il nativo di Isola d’Istria, al secolo Giovanni Benvenuti, con solamente sette sconfitte in carriera è stato uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi e simbolo dello sport azzurro negli anni Sessanta. Nato il 26 aprile 1938 in quella terra che adesso è Slovenia, Nino ha incarnato per un’intera generazione l’ideale del pugile perfetto: tecnico, raffinato, spettacolare. Il momento più alto della sua carriera sono state probabilmente le Olimpiadi di Roma del 1960, quando conquistò l’oro nei pesi welter. Ma la fama di Benvenuti avrebbe di lì a poco superato i confini dello Stivale. In quell’occasione ricevette anche il Val Barker Trophy, riconoscimento attribuito al miglior pugile olimpico, onorificenza raramente assegnata e testimonianza del suo valore assoluto. Il suo dominio si estese nei pesi superwelter, categoria in cui ottenne il titolo mondiale tra il 1965 e il 1966, per poi salire tra i pesi medi, dove nel 1967 e 1968 confermò la sua supremazia nel mondo della boxe. Quel primo incontro contro Emile Griffith, datato 1967, fu premiato come combattimento dellanno e diede il via a una trilogia leggendaria, entrata di diritto nell’epopea della boxe mondiale. Ma si ricorda anche la rivalità storica con Sandro Mazzinghi e il finale di carriera dopo l’incontro con Carlos Monzòn.

Benvenuti ha disputato 90 incontri in carriera: 82 vittorie, di cui 35 per KO, 7 sconfitte (solo due prima del limite di tempo) e un pareggio. È stato l’unico pugile italiano a detenere – con pieno riconoscimento – il titolo mondiale in due categorie di peso differenti: medi e superwelter. Un record che da solo lo potrebbe consacrare come il più grande interprete tricolore del pugilato professionistico. Ma nel 1992, primo italiano di sempre, è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame, a Canastota, New York. Un onore riservato a pochissimi, che conferma il segno lasciato dal suo pugilato anche a livello internazionale. Ma Nino Benvenuti è stato anche altro. Attore e poi giornalista, volto popolare di un’Italia che cambiava. Nel 1969 recitò nello spaghetti western Vivi o preferibilmente morti diretto da Duccio Tessari, accanto a Giuliano Gemma, con cui aveva condiviso la leva nei vigili del fuoco. Sei anni più tardi tornò sul grande schermo nel poliziesco Mark il poliziotto spara per primo. Dal 1979 era iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti del Lazio.


di Redazione