sabato 12 luglio 2025
Tutela della salute pubblica e sicurezza alimentare
La sicurezza alimentare costituisce un diritto fondamentale del cittadino e un obiettivo prioritario della politica sanitaria pubblica, in quanto strettamente connessa alla tutela della salute collettiva, alla protezione degli interessi economici dei consumatori e al corretto funzionamento del mercato interno.
In tale ambito, la professione veterinaria si configura quale presidio tecnico-scientifico essenziale, investito di una funzione di garanzia che si estende lungo l’intera filiera agroalimentare. L’ordinamento giuridico dell’Unione Europea ha posto le basi normative della sicurezza alimentare con il Regolamento (Ce) n. 178/2002, che istituisce i principi generali e i requisiti comuni in materia di legislazione alimentare. Tale regolamento delinea un sistema organico e coerente, imperniato su alcuni capisaldi: la responsabilità primaria dell’operatore del settore alimentare, il principio di tracciabilità, la valutazione scientifica del rischio, la gestione del rischio secondo criteri di proporzionalità e il ricorso al principio di precauzione nei casi di incertezza scientifica.
All’interno di questo assetto normativo, la figura del medico veterinario si inserisce in posizione altamente qualificata e centrale, sia in ambito pubblico che privato, quale attuatore di funzioni di vigilanza, controllo, certificazione, consulenza e prevenzione, con una proiezione che va ben oltre la mera dimensione tecnico-operativa, assumendo rilievo istituzionale e giuridico.
Il Regolamento (Ue) 2017/625 ha successivamente riformato il sistema dei controlli ufficiali, stabilendo un quadro normativo uniforme per la verifica della conformità in materia di alimenti, mangimi, salute e benessere animale, sanità vegetale e uso dei prodotti fitosanitari. Tale regolamento ha formalmente riconosciuto il ruolo centrale delle autorità competenti e, in particolare, del personale veterinario pubblico, quali soggetti investiti di potestà ispettiva e di intervento in ambito alimentare, secondo un approccio integrato e multidisciplinare. L’ordinamento italiano ha recepito tali disposizioni con il Decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27, che ha delineato in modo puntuale l’organizzazione dei controlli ufficiali e ha consolidato il ruolo operativo e strategico dei servizi veterinari nell’ambito delle Aziende Sanitarie Locali.
La professione veterinaria, in tale contesto, esercita una funzione di garanzia pubblica, finalizzata alla tutela della salubrità degli alimenti di origine animale, alla prevenzione delle zoonosi, alla verifica del benessere animale, alla corretta applicazione dei protocolli terapeutici, alla sorveglianza epidemiologica e al monitoraggio dei residui farmacologici, nel pieno rispetto delle normative europee e nazionali vigenti.
Particolare rilievo assume il contributo del veterinario nella definizione e nel controllo dei sistemi di autocontrollo aziendale, mediante l’applicazione del metodo Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), nonché nella predisposizione e nell’attuazione dei piani di gestione del rischio in situazioni di emergenza alimentare. Tale operato si inserisce armonicamente nel paradigma “One Health”, riconosciuto a livello internazionale, il quale afferma l’inscindibile connessione tra la salute umana, quella animale e la tutela dell’ambiente, promuovendo un approccio intersettoriale e interdisciplinare alla gestione dei rischi sanitari.
La professionalità veterinaria, con il suo portato tecnico, giuridico e deontologico, si configura dunque come componente strutturale dell’architettura della sicurezza alimentare, contribuendo in modo determinante alla prevenzione dei rischi, alla protezione della salute pubblica e al consolidamento della fiducia del consumatore nel sistema alimentare. È auspicabile che tale ruolo venga ulteriormente valorizzato anche sul piano normativo e istituzionale, attraverso un rafforzamento delle sinergie tra i diversi livelli di governance, un adeguato investimento nella formazione specialistica e il pieno riconoscimento della funzione di pubblico interesse che la professione veterinaria esercita in questo ambito.
di Camilla Malatino