Bullismo, l’Istat lancia l’allarme: ne è vittima un ragazzo su 5

venerdì 27 giugno 2025


I  dati Istat rivelano una realtà sconvolgente: un ragazzo su 5 è vittima di bullismo. È quanto emerge dal Report “Bullismo e cyberbullismo nei rapporti tra i ragazzi” presentato a Palazzo Chigi. “Nel 2023 – si legge nello studio – il 68,5 per cento dei ragazzi 11-19enni dichiara di essere rimasto vittima di almeno un comportamento offensivo, non rispettoso e/o violento, online e/o offline, nei 12 mesi precedenti la rilevazione. Il 21 per cento dichiara di essere rimasto vittima di bullismo, ossia di aver vissuto tali comportamenti in maniera continuativa (più volte al mese), l’1,8 per cento più volte a settimana”. Il fenomeno non è uguale dappertutto. Secondo lo fotografia scattata dall’Istat, l’area geografica dove meno si concentrerebbero episodi di bullismo è, infatti, il Sud del Paese, mentre nel Nord-ovest si registra la percentuale più alta, il 71 per cento, di ragazzi tra gli 11 e i 19 anni che hanno detto di aver ricevuto comportamenti offensivi e/o violenti in un anno.

Se il fenomeno non è uguale ovunque, anche le percentuali cambiano in base alle età: i più esposti, infatti, sono i giovanissimi, tra gli 11 e i 13 anni, il 23,7 per cento contro il 19,8 per cento della fascia 14-19 anni. Offese, insulti, esclusione, emarginazione. A subire questi atteggiamenti prevaricatori sono i ragazzi stranieri le principali vittime di bullismo: il 26,8 per cento ha detto di esserlo stato con una cadenza più che mensile, contro il 20,4 per cento tra gli italiani. E alcuni più di altri: come i rumeni e gli ucraini, rispettivamente il 29,2 per cento e il 27,8 per cento. C’è poi una distinzione tra ragazzi e ragazze, nella totalità, per quanto riguarda le azioni vessatorie. I maschi vittime di offese continue sono il 16 per cento rispetto al 12,3 per cento delle femmine, mentre per le ragazze l’esclusione supera il 12 per cento contro l’8,5 per cento tra i ragazzi.

Le cosiddette azioni dirette, come offese e insulti, sono proprio le più denunciate dal totale dei giovani tra gli 11 e i 19 anni. Oltre la metà dei ragazzi in un anno si è, infatti, sentita almeno una volta offesa o insultata. Accanto al bullismo offline, l’indagine fa poi luce anche su quello che accade online, in un’epoca in cui l’oltre 90 per cento dei giovani tra gli 11 e i 19 anni ha dichiarato di trascorrere almeno due ore al giorno su internet. A questo proposito, il 34 per cento dei ragazzi nella stessa fascia d’età ha detto di aver subito comportamenti vessatori sul web almeno una volta in un anno, e il 7,8 per cento ne è rimasto vittima più volte al mese. Secondo la rilevazione, i più bullizzati sono i maschi: l’8,9 per cento contro il 6,6 per cento delle femmine. E anche in questo caso a subire di più gli atti di cyberbullismo sono i ragazzi stranieri: il 39,8 per cento contro il 33,3 per cento degli italiani.


di Redazione