giovedì 6 novembre 2025
La Corte costituzionale ha deciso. Il principio del divieto del terzo mandato consecutivo vale anche per il presidente della Provincia autonoma di Trento e per tutti i presidenti delle Regioni autonome eletti a suffragio universale e diretto. Lo ha stabilito la Consulta. La Corte ha ritenuto illegittime le disposizioni impugnate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per violazione del divieto del terzo mandato consecutivo, costituente un principio generale dell’ordinamento giuridico della Repubblica, in quanto tale vincolante anche la potestà legislativa primaria delle autonomie speciali. La Corte costituzionale ha deciso in camera di consiglio il giudizio sulla legge “statutaria” della Provincia autonoma di Trento che ha innalzato da due a tre il numero dei mandati consecutivi che possono essere svolti dal presidente della Provincia. Il Consiglio dei ministri lo scorso maggio aveva impugnato, con il voto contrario della Lega, la legge trentina che consentirebbe al governatore Maurizio Fugatti di ripresentarsi una terza volta alle elezioni provinciali. La sentenza non è stata ancora depositata.
Da Fiera Cavalli, Luca Zaia è tornato a parlare di terzo mandato. “Io tifo perché si sblocchi questa situazione che è paradossale e tutta italiana, dove le uniche due cariche che hanno il blocco dei mandati, ovvero il sindaco e il presidente della Regione, sono le uniche due cariche in Italia che sono elette direttamente dal popolo”. Lo ha ribadito il presidente del Veneto, commentando l’attesa della sentenza della Consulta sul terzo mandato in Trentino-Alto Adige. “Presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, ministri, deputati, senatori, consiglieri comunali, consiglieri regionali e tutto quello che vi viene in mente – ha aggiunto – non hanno nessun limite dei mandati. Io trovo assurdo che chi è eletto del popolo abbia il limite dei mandati, e io ne sono una dimostrazione”. Sul terzo mandato polemizza anche il segretario del Carroccio, il vicepremier e ministro Matteo Salvini: “Noi come Lega abbiamo proposto al Parlamento cinque volte la possibilità per i cittadini di scegliere e ci hanno bocciato cinque volte, quindi continuo a ritenere che sia giusto che siano i cittadini a scegliere e non solo la politica, ma leggerò la sentenza”.
di Manlio Fusani