#Albait. Gli europei e gli Stati Uniti

venerdì 18 luglio 2025


Cosa è l’Europa?

Cominciamo col dire cosa non è. Non è un organo che misura zucchine, banane e vongole. Questa vulgata è stupida. I controlli sulle misure dei beni alimentari sono forme di salvaguardia tecnica. Le misurazioni sono fatte e richieste dagli Stati, anche quelli guidati dai leghisti italiani.

Un grande mercato regolato. Lorenzo Infantino in aula ci spiegava che all’ombra delle leggi nascono monopoli. E non a caso, l’Europa produce sia norme concorrenziali che anti concorrenziali. Il rischio monopoli è alto. Ma il reciproco controllo dei ventisette Paesi dell’Unione è una garanzia. Il sistema europeo funziona piuttosto bene.

La prof.ssa Adriana Di Stefano, docente di diritto Ue dell’Università di Catania, nel corso della presentazione dell’iniziativa sulla Costituente Europea Subito, ha definito l‘Europa di oggi come “non-Stato”. Ha spiegato con chiarezza che essa è una nuova specie di organismo internazionale. Regola rapporti e definisce criteri comuni senza essere Stato, ma purtuttavia esiste e regola la vita degli Stati membri, legittimamente.

L’Unione Europea è un “miracolo istituzionale”.

Raggruppa ventisette Paesi e mezzo miliardo di persone. Altri trecento milioni guardano a lei, a noi, per essere liberi e ricchi.

Gli Usa hanno trovato un’applicazione della liberal democrazia molto efficace. Con cinquantuno Stati e trecentoquaranta milioni di abitanti sono la più grande potenza mai vista sulla Terra.

Il terzo polo mondiale è la Cina. Non è un monolite. Conta trentatré unità amministrative. Con la svolta liberale nel commercio e nell’industria è diventata una potenza. Ma non è democratica.

Ora l’aspetto politico. Ritengo che gli Usa non siano stati un impero. Il costo federale che hanno pagato per tenere insieme l’area di influenza occidentale è stato alto, ma il costo complessivo particolarmente basso. Se avessero dovuto usare la forza per imporre le proprie politiche, avrebbero affrontato guerre interminabili. Il sistema volontaristico “rafforzato” messo a punto dagli americani ha funzionato.

Con Trump arriva l’impero Usa?

Le minacce militari Usa su Panama e Groenlandia hanno palesato uno stile di comando incline al modello imperiale.

Ma il cambio di stile americano non ha cambiato il panorama. Le crisi scatenate da Russia, Turchia, Iran, Afghanistan, Siria, Yemen, Palestina, vari Paesi in America Latina e ancora una buona fetta di despoti africani ci hanno dato un nuovo colpo di frusta.

Gli autocrati combattono in tutto il mondo contro la libertà individuale, il diritto che modera il potere, la libertà di pensiero individuale. Cioè contro di noi.

L’Europa è un obiettivo privilegiato.

Con l’eccezione di Ungheria, Slovacchia e Serbia (non Ue), noi offriamo il pacchetto completo delle libertà e della ricchezza. Quali armi usano i nemici contro l’Europa?

La guerra asimmetrica e la guerra tradizionale. La prima è un mix di propaganda, fake news e finanziamento di formazioni politiche anti sistema. Denigrano la capacità della democrazia di funzionare. Una delle massime potenze autoritarie è la Russia: un rottame economico incapace di vincere contro gli eroici ucraini, che hanno un quinto della ricchezza e un quarto della popolazione russe. Con la misura della ricchezza e della libertà, siamo testimoni che le democrazie funzionano.

Il problema dell’Europa è che siamo vecchi.

E infatti abbiamo due diversi tipi di immigrazione: quella che accogliamo e quella che subiamo.

L’immigrazione che subiamo fa parte della guerra asimmetrica nelle mani dei nostri nemici. Le migrazioni “aggressive” verso l’Europa sono gestite dai russi con la collaborazione, spesso, dei turchi.

La stessa Russia che ha rotto il tabù dell’uso delle armi contro popoli europei.

L’Europa “pollaio in mezzo alle volpi”.

 La guerra all’Ucraina non è una guerra interna. Anche nella Georgia che vuole essere Europa un governo filorusso schiaccia la libertà e promette povertà ai georgiani. Le denunce di Nona Mikhelidze e altri suoi compatrioti restano inascoltate. Queste aggressioni coincidono con la decisione americana di ritirarsi dall’Atlantico, il più possibile. La direttrice dello Iai Nathalie Tocci descrive l’Europa, in questo quadro, come il “pollaio in mezzo alle volpi”. È la debolezza dell’essere non-Stato. Davanti a questa debolezza, i russi aumentano le provocazioni. La propaganda moscovita, rilanciata dai giornali italiani, parla di una portaerei russa che incrocia nel Mediterraneo. Falso perché i russi non hanno portaerei funzionanti. Però il gruppo navale c’è ed è composto da incrociatori e sottomarini. I russi vogliono che ci abituiamo alla loro presenza nel mar Mediterraneo. Presenza che non c’è mai stata prima di questo secolo.

Se volessimo avere ragione della minaccia, anche la sola Marina Italiana sarebbe in grado di risolvere il problema. Ma le democrazie non vogliono guerre. Il risultato è che la Russia si allarga e ritiene di non avere limite alla sua arroganza.

I cittadini europei sovrani e protetti solo con lo Stato europeo

Il non-Stato europeo manca di strategia continentale e di capacità operativa. Non è in grado di proteggere noi, suoi cittadini da questa e altre minacce. Questo significa che non può garantirci benessere nel futuro. Ecco perché il non-Stato deve diventare Stato.

Anche gli Usa hanno bisogno dell’Europa. Si ritirano dall’Atlantico, quindi devono coprire il loro fianco orientale. Fanno finta di non saperlo, ma conoscono l’esigenza. Sono combattuti. Temono che la nascita della potenza europea possa rivolgersi contro di loro. Ecco perché usano Putin contro di noi. Sforzo inutile. Gli europei di oggi hanno ben chiaro che le guerre sono inutili. Distruggono ricchezza, benessere, pranzi a casa con i nipotini. Serviamo e serviremo sempre agli americani. E loro servono a noi. Esattamente come nel gioco economico descritto da Adam Smith.

Usa ed Europa hanno bisogno di una Costituente Europea Subito. Il passaggio da un’Europa delle tecnostrutture e dei governi ad un’Europa dove i cittadini contano sempre e comunque è quello che manca per poter rendere il mondo più pacifico. E per essere chiari, libertà e democrazia sono quelle cose che ci garantiscono quel benessere che gli altri non hanno. Facciamo presto a convocare questa Costituente. È urgente.


di Claudio Mec Melchiorre