sabato 12 luglio 2025
Kata Tüttő, presidente del Comitato europeo delle Regioni, in vista della proposta del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (Qfp) dell’Unione europea e delle scelte decisive legato ad esso, ha incontrato a Roma le Regioni italiane per rinnovare l’impegno comune nella difesa delle politiche di coesione e ribadendo il ruolo centrale della governance regionale.
“Dietro alla cortina fumogena della semplificazione e dell’efficienza – ha dichiarato la presidente Tüttő – si nasconde il tentativo di una parte della Commissione di stravolgere politiche vitali per i nostri territori, come coesione e agricoltura”.
La posizione condivisa chiede sia la certezza delle risorse stanziate sia il mantenimento di una politica di coesione declinata sulla dimensione regionale, in grado di garantire un ruolo centrale alle Regioni.
“Dobbiamo fare ogni sforzo – continua la presidente del Comitato europeo delle Regioni – per evitare che la proposta di bilancio che verrà presentata il 16 luglio neghi il valore fondamentale della coesione, il ruolo decisivo delle Regioni nella costruzione del progetto europeo e il principio di partenariato tra livelli di governo. L'esperienza e la determinazione delle Regioni italiane sono una risorsa importantissima in questa battaglia – ha aggiunto – che proseguirà fino all’adozione finale, e che dovrà portarci a riformare e migliorare le politiche regionali europee, rendendole davvero più semplici ed efficaci ma per rafforzare regioni e città, non per escluderle”.
Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha ribadito la posizione ferma delle Regioni italiane sul futuro della politica di coesione post 2027: “Siamo al fianco della presidente Tüttő e sosteniamo con determinazione la richiesta di mantenere le politiche di coesione fondate sui principi di sussidiarietà, condivisione e protagonismo dei territori. Diciamo no – ha aggiunto Marsilio – a ogni ipotesi di centralizzazione statalista o di accorpamento in un fondo unico nazionale che indebolirebbe l’efficacia della coesione stessa e persino della politica agricola. Ne abbiamo parlato più volte anche con il vicepresidente Fitto, convinti che serva un approccio place-based, che valorizzi il ruolo delle Regioni”.
di Redazione