Starbase, nasce in Texas la città di Musk

lunedì 5 maggio 2025


Il municipio è nato tramite la votazione dei 283 residenti, quasi tutti dipendenti della società spaziale. Sorge così il comune di Starbase, in Texas. I media l’hanno già ribattezzata Musk City perché è la sede della base di lancio di SpaceX. Sabato una maggioranza bulgara (il 97 per cento) si è espressa in favore dell’incorporazione di Boca Chica Village in un nuovo municipio autonomo che ora si estende per circa quattro chilometri quadrati sull’Atlantico, al confine col Messico. “La gente di Boca Chica ha votato! Starbase è ora ufficialmente una città. Starbase, Texas”, ha esultato Musk su X, ricordando che la nuova cittadina “è iniziata con una pala”, come mostra la foto che lo ritrae con una vanga mentre scava. Era il 2012, quando il miliardario cominciò ad acquistare terreni nell’area trasformandola in una base di lancio di missili e missioni che un giorno spera arriveranno su Marte. Da allora sono sorti numerosi alloggi aziendali e strutture SpaceX, Musk ha preso casa anche qui, in Memes Street, e in suo omaggio è stato realizzato un busto gigante, recentemente vandalizzato dopo il suo “matrimonio politico” con Donald Trump. I lanci dei razzi sono diventati meta di un vero e proprio turismo, spesso di Maga fanatici che stravedono per Musk e Trump. Starbase è uno degli hub delle varie attività del miliardario, che negli ultimi anni le ha trasferite dalla California progressista al Texas repubblicano per affinità politiche ma soprattutto per leggi, anche fiscali, più favorevoli.

Ci lavorano circa 3.400 persone, ma solo i 283 residenti hanno diritto al voto (sono andati alle urne in 218). Ora l’istituzione del comune dà carta bianca a Musk, che diventa di fatto il boss della città, come nelle company town di cent’anni fa: il primo sindaco, in barba a ogni conflitto di interessi, sarà Bobby Peden, vicepresidente di SpaceX, candidatosi senza opposizione. L’uomo più ricco del mondo potrà così gestire direttamente servizi locali, tasse e infrastrutture, chiudendo forse anche strade e spiagge per i suoi lanci, che vuole aumentare da 5 a 25 l’anno. Uno strapotere contestato da molti, dalle autorità della contea agli ambientalisti, che denunciano da tempo i rischi di inquinamento e degrado ecologico legati ai lanci. Tanto che nel 2024 l’azienda è stata multata di quasi 150mila dollari dall’Agenzia per la Protezione ambientale e dalla Commissione per la qualità ambientale del Texas per lo scarico di acque reflue. Starbase è anche il cuore del progetto per sbarcare su Marte, un’idea che ossessiona il patron di SpaceX da decenni per rendere l’umanità una specie multiplanetaria. La nuova città, dove un cartello strombazza “Gateway to Mars” (“Porta per Marte”), è la manifestazione fisica di quel sogno.


di Redazione