Zelensky vuole un incontro con Trump e Putin

mercoledì 28 maggio 2025


“Sono pronto” per il format Donald Trump, Vladimir Putin “e me”. Queste le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si è detto disponibile a un incontro trilaterale con il suo omologo statunitense e il capo del Cremlino, nel tentativo di rilanciare i colloqui di pace per porre fine al conflitto in Ucraina, nel pieno del suo quarto anno. L’apertura del capo di Kiev è arrivata ieri durante una conferenza stampa, il cui contenuto è stato reso pubblico soltanto questa mattina per motivi di embargo. “Se Putin non si sente a suo agio con un incontro bilaterale o se tutti vogliono un incontro trilaterale, non mi dispiace. Sono pronto per qualsiasi formato”, ha insistito Zelensky, segnalando una nuova apertura diplomatica in un momento di stallo nei negoziati, in cui gli Stati Uniti sembrano più lontani che mai. Il leader ucraino ha quindi sollecitato una maggiore pressione da parte di Washington su Mosca – che continua a ripetere che quella in Ucraina “non è la sua guerra” – rinnovando l’appello a nuove misure restrittive contro l’economia russa. “Ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti”, ha dichiarato, con riferimento specifico al “settore energetico e al sistema bancario” della Federazione russa, accusata di non aver ancora accolto il memorandum ucraino.

Pertanto, Mosca non ha chiuso la porta del dialogo diretto, anzi. Serghei Lavrov – il ministro degli Esteri russo – ha assicurato che la data del prossimo round di colloqui tra Cremlino ed entourage di Zelensky sarà annunciata a breve. Intervenendo al 13º incontro internazionale degli alti rappresentanti per le questioni di sicurezza, Lavrov ha ricordato che nell’ultima sessione negoziale tenutasi a Istanbul il 16 maggio scorso, Mosca ha chiesto “l’abrogazione delle leggi discriminatorie” ucraine (riferendosi alle norme che limitano l’uso della lingua russa, ndr.). “Continueremo a insistere su questo punto nel prossimo round di negoziati diretti”, ha aggiunto. La disponibilità a nuovi colloqui è stata confermata anche dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che in un briefing con la stampa ha dichiarato: “La Russia si sta preparando per il prossimo round di negoziati con l’Ucraina”, sottolineando come “la sede dovrebbe essere adatta a entrambe le parti” coinvolte.

Sull’ipotesi di un vertice trilaterale, la posizione di Mosca resta cauta. Secondo Peskov, un incontro tra Zelensky, Trump e Putin sarà possibile solo a valle di un’intesa preliminare tra le delegazioni russe e ucraine. “Un incontro del genere dovrebbe essere il risultato di accordi concreti tra le delegazioni ucraina e russa”, ha precisato, pur riconoscendo gli sforzi del commander-in-chief degli Usa. “È chiaro come la parte americana, che sta compiendo notevoli sforzi per una soluzione pacifica, e il presidente Trump personalmente, desidera una soluzione rapida. E lo ripetiamo ancora una volta e siamo grati per gli sforzi di mediazione del Presidente Trump personalmente”.

Infine, nel suo intervento in video-collegamento allo stesso forum internazionale, il presidente Vladimir Putin ha ribadito la posizione russa sulla necessità di una nuova architettura di sicurezza globale, improntata al principio dell’equilibrio e del rispetto reciproco. “Per quanto riguarda la Russia, il nostro approccio rimane di principio e incrollabile. L’ho già detto e ribadisco la nostra fiducia che la nuova architettura di sicurezza sia uguale e indivisibile, il che significa che tutti gli Stati devono avere solide garanzie di sicurezza nazionale, non a scapito degli interessi degli altri”, ha chiosato il leader del Cremlino.


di Eugenio Vittorio