mercoledì 30 luglio 2025
L’anno appena trascorso ha evidenziato una lieve crescita del credito corrente erogato alle famiglie e una sensibile riduzione di quello alle imprese produttive. Il periodo ha confermato la tendenza alla contrazione dell’attività di supporto del credito all’economia reale dell’area metropolitana di Roma. Si rileva un continuo ridimensionamento della rete bancaria territoriale. Nel periodo considerato, Roma e la sua area metropolitana hanno perso il 42,4 per cento degli sportelli fisici delle banche, passando da 2.067 sportelli a 1.189. Si registra anche una crescente incidenza del credito al consumo a cui si contrappone l’innalzamento del grado di finanziarizzazione del tessuto economico di riferimento.
L’analisi di First Cisl Roma e Rieti mette in luce la sostanziale immobilità degli impieghi nei settori produttivi avvenuta nel 2024, rispetto all’anno precedente (-1,3 miliardi di euro) che, al netto del credito alle famiglie consumatrici e di quello puramente finanziario, si attestano attorno ai 64 miliardi di euro, come nel 2023. Nel dettaglio, gli impieghi verso le attività industriali rilevano un -52,1 per cento a Roma, contro un -27,6 per cento nazionale ed un -19,9 per cento nella provincia di Milano; nel comparto delle costruzioni la riduzione di attività creditizie è del -73,2 per cento sull’area romana, contro un -70,1 per cento nazionale ed un -43,8 per cento nel milanese; nei servizi il credito invece si riduce del -28,5 per cento a livello locale contro il -29,0 per cento nazionale e il -16,1 per cento di Milano; a livello di famiglie consumatrici la provincia di Roma, invece vede un incremento nominale del 19,8 per cento rispetto al 17,4 per cento nazionale e del 32,0 per cento di Milano.
All’opposto l’andamento dei finanziamenti alle società finanziarie, diverse da istituzioni finanziarie e monetarie, dove Roma – in controtendenza – incrementa la sua attività creditizia nel comparto del 44,4 per cento, contro una riduzione (-15,5 per cento) a livello nazionale e (-6,0 per cento) nella provincia di Milano. Questo ultimo dato oltre a fornire una conferma della tradizionale “terziarizzazione” dell’economia romana, evidenzia anche la sua crescente “finanziarizzazione”: fenomeno che più che agire sulla capacità prospettica di produrre maggior ricchezza – attraverso il sostegno all’attività produttiva locale – si limita ad “estrarre valore a breve” da attività finanziarie, spesso oggetto di meri brokeraggi con il rischio, nel medio termine, di veder scendere il contributo da esse apportato allo sviluppo del Prodotto interno lordo del territorio.
Il credito accordato alle famiglie consumatrici, costituito per lo più da prestiti personali e al consumo, per la prima volta dall’inizio del periodo di osservazione evidenzia una flessione a valori costanti (dal 2010) del -2,50 per cento; dato che rivela una generalizzata difficoltà economica che si estende alle aspettative dei consumatori e degli investitori che iniziano a contrarre le proprie spese, oltre che sintomo di una prospettiva del futuro piuttosto incerta. Eppure, l’anno 2024 è stato fin qui quello di massimo sforzo nella realizzazione delle opere giubilari, ma anche di quelle legate agli obiettivi del Pnrr, facendo nascere qualche dubbio circa cosa sarebbe potuto accadere in assenza di simili circostanze, storicamente irripetibili. I ritardi registrati nella realizzazione degli investimenti programmati, la correlata minor crescita da essi generata, la contenuta crescita del reddito nazionale lordo e delle esportazioni, oltreché le crescenti incertezze di politica monetaria internazionale indotte da un’attività d’imposizione (o minaccia) di reciproci dazi internazionali – e dall’esigenza di contenerne gli effetti potenzialmente recessivi – sono le determinanti di un’attività creditizia incapace di proporsi in chiave anticiclica per supportare un adeguato sviluppo economico-sociale, come da molti auspicato.
Per invertire la tendenza così descritta First Cisl Roma e Rieti auspica, tra l’altro, la creazione di un Osservatorio economico – partecipato dalle istituzioni capitoline, dalle banche, dalle associazioni delle imprese, dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni dei cittadini e dalle università – che possa svolgere un ruolo attivo nell’individuare anche potenziali opportunità di sviluppo e di crescita economica, sociale e culturale della Capitale. Un luogo, quindi, dove sotto una regia a guida pubblica si possa far confrontare, in modo costruttivo, quelle energie vitali presenti nell’area metropolitana di Roma, per meglio definire e programmare interventi di media e lunga prospettiva.
“Abbiamo a cuore lo sviluppo dell’area di Roma e crediamo nel credito quale linfa sana dell’economia reale – dichiara Gino Forcina, segretario generale First Cisl Roma e Rieti (nella foto) – Continueremo a monitorare l’andamento della dinamica raccolta e impieghi, nell’area metropolitana di Roma, consapevoli che ogni soggetto istituzionale, economico e sociale debba fare concretamente la sua parte nell’opera di rilancio e sviluppo della qualità sociale ed economica della Capitale”.
di Redazione