Confcommercio: consumi ancora deboli, urge scossa

venerdì 4 luglio 2025


Il dato odierno non modifica, nella sostanza, una situazione che sul versante dei consumi rimane stagnante con i movimenti, al rialzo o al ribasso, degli ultimi mesi guidati essenzialmente dal comparto alimentare: così l’Ufficio studi della Confcommercio sui dati Istat di oggi sulle vendite al dettaglio di maggio.

In questo contesto – prosegue la nota - si confermano andamenti articolati delle singole merceologie e dei diversi format distributivi. Per i settori come l’abbigliamento, le calzature ed i mobili, da tempo in difficoltà, la tendenza rimane negativa e le speranze di un recupero continuano ad essere affidate alla stagione dei saldi

Trasversalmente, preoccupazioni simili valgono per le imprese di prossimità: senza una robusta ripresa della spesa delle famiglie si acuisce il rischio di desertificazione commerciale nelle città italiane.

La novità degli ultimi mesi – conclude l’Ufficio studi – è rappresentata dalle difficoltà del commercio elettronico che in questa prima parte del 2025 appare in ridimensionamento. Resta il fatto che nell’ultimo decennio, a fronte di vendite stazionarie o quasi in termini reali, il commercio on-line ha triplicato i propri volumi di vendita.


di Redazione