La libidine regolatoria di Bruxelles

sabato 28 giugno 2025


La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sta cercando di caratterizzare il suo secondo mandato all’insegna delle “semplificazioni”. Potrebbe cominciare bloccando le nuove regole sul trasporto aereo, che hanno appena ricevuto il via libera dalla commissione Trasporti del Parlamento Ue. 

Tra le decisioni più controverse c’è quella di obbligare le compagnie aeree a includere il trasporto di un trolley nel costo del biglietto. Si tratta, come è ovvio, di un attacco al modello di business dei vettori low cost, il quale poggia proprio sullo sforzo di scomporre il biglietto in tutte le sub-componenti del servizio, in modo che ciascuno possa acquistare solo ciò di cui ha bisogno.

Secondo le statistiche diffuse dalle associazioni del settore, circa la metà dei passeggeri vola senza bagaglio a mano (al di là di una borsa o uno zaino, comunque consentita se può stare sotto la poltrona). Prezzando il valigiotto, le compagnie raggiungono due obiettivi, entrambi meritevoli. Il primo è distributivo: fare in modo che ciascuno paghi solo quelle parti del servizio che effettivamente utilizza. La gratuità obbligherà a “spalmare” i costi sull’intera platea dei viaggiatori, obbligando chi vola scarico a sussidiare i portatori di trolley

L’altro fine dell’attuale sistema di pricing è allocativo: se devo pagare per avere la valigia, la porterò soltanto se ne ho davvero l’esigenza. E poiché lo spazio nelle cappelliere è scarso, questo andrà a vantaggio di chi non può farne a meno. Ma se il servizio è comunque garantito, tanto vale abbondare. E’ inevitabile che l’apparente gratuità spingerà un numero maggiore di persone ad abbondare. Questo significa che non ci sarà spazio per tutti, quindi un certo numero dei bagagli dovrà finire in stiva, allungando inevitabilmente le operazioni di carico/scarico e le attese ai nastri.

In sostanza, per quanto uno guardi la decisione, non si riesce a vederne un aspetto positivo, se non quello di appagare la libidine regolatoria di BruxellesLa migliore semplificazione è rinunciare a complicare la vita altrui: la Commissione potrebbe cominciare da qui.

(*) Direttore Ricerche e Studi dellIstituto Bruno Leoni


di Carlo Stagnaro (*)