Premio Bancarella incentrato sulla figura femminile

lunedì 14 luglio 2025


La prolusione del presidente della Commissione Cultura Arte Scienza e Spettacolo della Camera dei deputati, l’onorevole Federico Mollicone alla presentazione dei libri e degli autori della sestina 2025 del Bancarella, emoziona il pubblico di editori e lettori, convenuti il 10 luglio, nella Sala di Santa Maria in Aquiro del Senato.

La conferenza stampa romana voluta dal presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi, insieme ai consiglieri Giuditta Bertoli, Cosimo Maria Ferri e Giovanni Tarantola, è stata organizzata e moderata dall’avvocato Antonella Sotira Frangipane, presidente del Premio Letterario Giuridico IusArteLibri Il Ponte della Legalità che da 15 anni confluisce negli eventi della Fondazione Città del Libro per il Bancarella e del Centro Lunigianese di Studi Giuridici.

Una sistina ricca di esordi e di esordienti. Molti gli autori al loro primo romanzo, dal saggista e storico Gianni Oliva, al medico Guido Rodriguez alle scrittrici Milena Palminteri e Martina Pucciarelli. Il presidente Landi ed il magistrato Cosimo Maria Ferri, simulando una “messa al banco degli imputati- autori” hanno ottenuto una vera e propria confessione su moventi, passioni, ricordi e fonti della loro scrittura, lasciando spazio all’avvocato Sotira per porre l’accento sul valore socio- giuridico dei libri della sestina.

Un sottile filo unisce questa selezione, incentrata sulla figura femminile e non solo per le scelte grafiche delle sei bellissime copertine della sestina:

1) Come l’arancio amaro di Milena Palminteri edito da Bompiani

2) Il dio che hai scelto per me di Martina Pucciarelli edito da HarperCollins;

3) Il pendio dei noci di Gianni Oliva edito da Mondadori;

4) La fame del cigno di Luca Mercadante edito da Sellerio;

5) La ragazza con la gonna a fiori di Guido Rodriguez edito da Morellini;

6) Luisa di Paola Jacobbi edito da Sonzogno.

I diritti negati alle donne “che restano sedute dietro agli uomini” nella Sicilia dell’arancio amaro della Palminteri, delle donne che hanno madri terribili che scelgono il Dio a cui i figli devono obbedire, nel romanzo autobiografico della Pucciarelli, delle donne che hanno visioni imprenditoriali, che sono state le pioniere del welfare aziendale come Luisa Spagnoli del romanzo della Jacobbi, che creò il primo asilo per i figli delle sue dipendenti. Ed anche nel romanzo storico di Oliva, la sconvolgente disfatta di Caporetto, si declina come resa all’amore e non solo alle armi nel pendio dei noci.

 Oltre ai 6 finalisti, l’edizione 2025 porta con sé un evento irripetibile: il Premio Bancarella Unicum, un riconoscimento speciale al libro Spera, scritto da Jorge Mario Bergoglio Papa Francesco e curato da Carlo Musso, edito da Mondadori: Abbiamo voluto ringraziare Papa Francesco, il Papa degli ultimi, della gente ‒ dice il presidente Landi ‒ che resta con noi ed è vivo nei nostri cuori, nonostante la sua assenza terrena anche grazie al valore imperituro dei libri”.

Le conclusioni dell’avvocato Sotira che si definisce una “feroce e libera lettrice”, rendono omaggio alla Lunigiana ed alla lunga amicizia con il professor Enrico Ferri che invitava giuristi e allievi nella sua Pontremoli durante il Bancarella, per dibattiti e confronti di diritto e letteratura e riporta le parole di Oriana Fallaci e di uno storico lunigiano:I librai pontremolesi non avevano confidenza con l’alfabeto, ma sentivano quali libri era il caso di comprare e quali no,  perché questa è una piccola terra che alleva, insieme ai prodotti del suolo, pazientemente lavorato, il libro e commercia in sapienza”. 


di Redazione