lunedì 14 luglio 2025
Viene definito il capolavoro di Miloš Forman. Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest), per celebrare il 50° anniversario torna in mille sale americane in versione restaurata 4k, grazie all’Academy Film Archive e Teatro Della Pace Films. È il film che ha affrontato, per la prima volta in modo diretto, il tema del disagio mentale e delle condizioni negli ospedali psichiatrici. Basato sul romanzo omonimo di Ken Kesey (1962), il lungometraggio viene presentato in anteprima al Sutton and Paramount Theatres di New York il 19 novembre 1975, il giorno dopo in tutte le sale. In Italia esce il 12 marzo 1976, vietato ai minori di 14 anni per il linguaggio scurrile. Con oltre 163 milioni guadagnati nel mondo, diventa quell’anno il secondo film con i maggior incassi dopo Jaws (Lo squalo) di Steven Spielberg. Ottiene nove candidature agli Oscar e vince i “Big Five”, ossia premi come Miglior film (Michael Douglas e Saul Zaentz), Miglior regista (Forman), Miglior attore (Jack Nicholson), Miglior attrice (Louise Fletcher) e Migliore sceneggiatura non originale (Lawrence Hauben e Bo Goldman).
Secondo quanto si legge sui media statunitensi, nel 1976 Jack Nicholson non aveva alcuna intenzione di andare alla cerimonia degli Oscar. Era tutt’altro che ottimista visto che in cinque anni era stato candidato altre cinque volte e tutte le volte era tornato a casa a mani vuote. Disse a Michael Douglas, produttore del film e alla sua opera prima in quel ruolo, che non era disposto ad andare incontro alla stessa cosa di nuovo. “Ricordo – ha detto Douglas in una recente intervista ad Associated Press – che fu dura convincere Jack a partecipare alla cerimonia. Era così restio ma riuscimmo a farlo venire. Perdemmo i primi quattro premi. Jack era seduto di fronte a me, si girò e disse, Oh, Mikey D, Mikey D, te l’avevo detto. Gli risposti: Resisti”. Douglas vide giusto perché arrivarono i “Big Five”, un’ottima rivincita per un film che inizialmente nessuno voleva fare o distribuire.
Nicholson interpretava il ruolo del protagonista Randle Patrick McMurphy, un uomo incarcerato per aver fatto sesso con una quindicenne, ricoverato poi all’ospedale psichiatrico di stato di Salem in Oregon per non essere condannato ai lavori forzati. Nel cast, tra gli altri, Louise Fletcher interpreta l’infermiera Mildred Ratched; Will Sampson veste i panni di Capo Bromden; Brad Dourif come Billy Bibit; Christopher Lloyd come Taber; William Redfield nel ruolo di Harding; Sydney Lassick come Charlie Cheswick; Danny DeVito nei panni di Martini. DeVito fu il primo attore ad essere ufficialmente scritturato e all’epoca era ancora quasi del tutto sconosciuto. Qualcuno volò sul nido del cuculo fece di lui una stella di prima grandezza. Il film ha ispirato anche la serie televisiva Ratched, creata da Ryan Murphy e distribuita da Netflix nel 2020.
di Eugenio De Bartolis