martedì 20 maggio 2025
Il libro, dalla grafica e dalla veste editoriale molto curata, pone in evidenza che la materia si trasforma in vita nel momento in cui diventa forma quando si aggiungono dettagli, rifiniture, aggiunte, sovrapposizioni. Nell’ampia introduzione del testo si legge che la “conoscenza della vita si dà solo attraverso la divinazione delle forme”. Per uno degli autori, Alessandro Michele, vanno ascoltate le cose sussurrate dagli oggetti”. Gli oggetti ci circondano ma comunicano con coloro che hanno i requisiti per ascoltare. La moda consente di decifrare la lingua segreta delle cose, una lingua che gli umani utilizzano e fanno propria per diventare “ventriloqui di tutta la materia del cosmo”. Nel corso del testo, gli autori elaborano interessanti intuizioni, fra le quali possiamo citare il ruolo della forma come apertura della vita evidenziando che la loro interazione è resa possibile con la moda. La moda ha il compito principale di decifrare la lingua segreta degli oggetti liberando la vita costituita da una infinita varietà di cose. Un altro aspetto trattato nel libro è quello del rapporto tra la filosofia e la moda. Una relazione che attribuisce vitalità alla creatività umana libera idee, linguaggio e i corpi umani. Le forme materiali sono la risultante del reciproco connubio fra moda e filosofia.
Il testo si apre con una nota degli autori. Prosegue con una prima parte chiamata Stanze con sette suddivisioni. La seconda parte, più ampia, è denominata Conversazioni sulla soglia che comprende 22 paragrafi. Chiude il testo una breve ma utilissima bibliografia. Non è stato previsto un indice analitico che avrebbe aiutato le successive consultazioni del testo. Complessivamente, gli autori hanno elaborato un ragionamento con molti punti di interesse. Appare forse eccessivo lo stile visionario e messianico che attraversa l’intera narrazione. In alcuni passaggi, abbiamo tratti narrativi perentori che sfiorano l’iperbole. Non mancano riflessioni autocelebrative. Sono presenti molte digressioni culturali utilizzate per dimostrare che la moda include l’intero universo. Anche per questo volume, abbiamo l’ulteriore conferma che persiste la tendenza di quasi tutti i ricercatori di universalizzare la propria disciplina o mondo di appartenenza cercando di utilizzarla per l’analisi del foglio-mondo. Molto elegante la veste grafica del volume. Come diceva argutamente l’anglista, filosofo dell’arredamento e filologo Mario Praz, di tratta di un “libro ben stampato”.
(*) La vita delle forme. Filosofia del reincanto di Emanuele Coccia e Alessandro Michele, HarperCollins Italia, 2024, 224 pagine, 20,90 euro
di Manlio Lo Presti